Dettagli Recensione
Venti corpi nella neve di Giuliano Pasini
Veramente niente male questo thriller di Pasini. La storia è ambientata in un piccolo paesino dell'Appenino tosco-emiliano, poche case, poche anime, un piccolo commissariato ma un enorme fardello da portare. La popolazione è stata infatti protagonista, durante il Capodanno del 1945, di un massacro di massa ad opera delle SS di stanza a Case Rosse e guidate dal "Boia dell'Appennino", al secolo Enrico Zanarini, che seppur cresciuto tra quelle case, ha scelto di passare tra le file naziste allo scoppio della guerra. Oggi, cinquant'anni dopo, il paese viene nuovamente coinvolto in un efferato delitto, tre persone, tra cui una bambina, sono state trucidate nello stesso luogo teatro dell'eccidio del '45. A guidare le indagini è Roberto Serra, commissario di Case Rosse, che aveva scelto proprio quella tranquilla località, per riabilitarsi, per risolvere i problemi che lo attanagliano fin da bambino, quando vide morire sotto i propri occhi il padre, anch'egli poliziotto e la madre vittime di un agguato criminale. La strada che deve intraprendere il commissario Serra è tutt'altro che agevole, l'alone di mistero che circonda gli eventi è sempre più fitto e l'atteggiamento omertoso degli abitanti di Case Rosse rende il tutto ancor più complicato. Finale a sorpresa riuscito solo in parte ma nel complesso veramente un bel thriller. Il racconto dei fatti del '45 poi è veramente ben strutturato, impossibile non commuoversi leggendo le atrocità di cui furono vittime gli abitanti della zona. Consigliatissimo!