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Venti corpi nella neve
 
Venti corpi nella neve 2012-03-19 16:17:08 Georgia
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Georgia Opinione inserita da Georgia    19 Marzo, 2012
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Tra delitti e storia

Pagine di storia e di testimonianze ci raccontano la distruzione, l’inedia e la crudeltà che qualsiasi guerra inevitabilmente reca con sé. Durante il secondo conflitto mondiale, in Italia, ideali nobili quali democrazia e libertà, violentemente soffocati dal nazifascismo, costituirono l’obiettivo comune della lotta partigiana: era il momento di resistere, anche al prezzo di uccidere per non essere uccisi, e per regalare al paese un barlume di speranza. Era il 1945…..e sulle sue rovine la gente fiduciosamente costruì, mattone dopo mattone, il proprio futuro; le atrocità della guerra furono relegate ad un tempo passato, ed il loro ricordo sepolto insieme alle vittime. A Case Rosse, però, piccolo borgo arroccato sull’Appenino tosco-emiliano, ancora nel 1995,qualcuno, forse, nonostante gli anni trascorsi, non ha trovato la forza di dimenticare, al contrario ha curato le proprie ferite alimentando un sentimento di giustizia a tutti i costi. Sarà Roberto Serra, sostituto commissario di questo minuscolo comune, abile investigatore un tempo appartenuto ad uno speciale reparto di indagini, a rievocare nella mente e nel cuore dei suoi abitanti la sofferenza e l’orrore vissuti 50 anni prima. La notte del Capodanno del 1995, appunto, un triplice omicidio infrange la quiete di questo paese silenzioso e desolato, inchiodato al suolo per non scomparire tra la nebbia delle montagne. Un delitto perpetrato con una violenza inaudita. Una verità nota a tutti, ma taciuta tra la paura e il dolore… per non ricordare. Case Rosse diventa il simbolo della giustizia e della vendetta, nella sua piazza centrale un angelo di bronzo che solleva un corpo: “Affinché i martiri riposino in pace”. Un thriller che cattura e non molla, un romanzo che coinvolge ed emoziona, un viaggio nella storia per non obliare il sacrificio di chi ci ha reso uomini liberi.

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10 Febbraio, 2015
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Opera coinvolgente, scorrevole, dai personaggi ben delineati senza essere troppo "appesantiti", capace di suscitare emozioni, senza retorica. Narrazione fotografica nel senso buono del termine, capace di farti "sentire lì", con la voglia di continuare a partecipare alla storia. Positiva ed efficace la contestualizzazione storica. Un'opera che mi "ha preso" fino all'ultima pagina. Grazie!
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