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"TU - SEI - IL - MALE"
TU SEI IL MALE
Ci sono volte in cui si ha voglia di un bel thriller, di quelli che ti porti dietro tutto il giorno tipo coperta di Linus, sperando di trovare cinque minuti per leggere almeno qualche pagina.
“Tu sei il male” è uno di questi.
La storia ha inizio a Roma, nel 1982. Il giovane e cinico Michele Balistreri, dopo un passato burrascoso da ex militante fascista prima ed ex collaboratore dei servizi segreti poi, è adesso commissario di polizia in un quartiere tranquillo della città. La sua routine lavorativa si alterna a fumose serate in compagnia di donne sempre diverse o a poker giocati tra amici e quasi sempre vinti dal talento di Angelo Dioguardi. Il giovane è l’opposto di Balistreri, onesto, fedele, innamorato, ma nonostante la diversità i due stringono una forte amicizia, fatte di lunghe nottate passate in macchina a confrontarsi fumando innumerevoli sigarette.
Sarà per accompagnare Dioguardi nel suo posto di lavoro, che Balistreri mette piede nel lussuoso complesso di Via della Camilluccia, dove vivono due forti ed influenti esponenti, l’uno del mondo cattolico, l’altro del mondo politico. Sarà sempre qui che il commissario vedrà la giovane e bellissima Elisa Sordi, colei che sparirà proprio la notte della finale dei mondiali di calcio e verrà trovata uccisa barbaramente poco tempo dopo. Nonostante le indagini di Balistreri, ancora troppo arrogante ed inesperto per districarsi nel labirinto di potere di Via della Camilluccia, il delitto rimane irrisolto.
Anni, dopo, nel 2005 il commissario Balistreri è cambiato, non solo nell’aspetto e nelle abitudini, (meno caffè, meno sigarette, meno alcol e meno donne), ma nello spirito. La delusione, il senso di colpa, hanno assopito la sua rabbia giovanile, la sua ricerca di ideali perduti, ne hanno fatto un uomo avvilito, sfiancato, uno di quei servitori dello stato tanto disprezzati in passato. Ma in lui resta comunque innata la convinzione che la verità vada ricercata ad ogni costo, e sarà proprio questo tratto a fargli intravedere dietro a dei nuovi omicidi i cui colpevoli sembrano offerti su un piatto d’argento, l’ombra di un disegno molto più articolato ed oscuro di quanto si possa immaginare.
E quando, quasi in sordina, durante la finale dei mondiali del 2006, la madre di Elisa Sordi si uccide, per Balistreri si riapre anche il vecchio caso mai risolto, il cui ricordo è per lui è una macchia e una ferita nel profondo.
Sarà da lì che bisogna ripartire per svelare tutti i misteri?
Molto ben scritto, scorrevole ed avvincente, “Tu sei il male” è uno spaccato dell’Italia di oggi e di ieri, che fa luce e punta il dito sulle trame nascoste della politica e del potere in genere; che riflette sulla “verità” e sulla colpa, ma soprattutto sulla possibilità concreta che il male si nasconda in ognuno di noi.
Già ho voglia di leggere il secondo episodio della triologia!!!