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TITOLO ALLETTANTE - MA SOLO QUELLO..........
Mi meraviglio di come in libreria si sia dato tanto spazio a questo testo e mi ripropongo di leggere un po’ più recensioni prima dell’acquisto di un qualsiasi altro libro. Non so da dove iniziare per esprimere tutta la mia disapprovazione. L’idea di base e i luoghi citati potevano fornire un palcoscenico stimolante se solo la trama fosse stata un’altra. L’autore si cimenta nella stesura di un romanzo storico in modo un po’ avventato, forse cavalcando un po’ troppo utilitaristicamente la moda degli ultimi anni . Lo scrittore , non ha fatto altro che prendere l’Italia del ‘300 , con i suoi forti contrasti politici e sociali e vi ha gettato sopra e sottolineo il termine “gettato”, Dante e la sua Divina Commedia, i Templari , l’arca dell’alleanza, un po’ di personaggi realmente esistiti ed un po’ inventati e poi, siccome ancora non erano abbastanza gli argomenti di richiamo , perché no …….. “gettiamo dentro al calderone anche un giovane Boccaccio e il capolavoro è pronto”. Ma più che di capolavoro , trattasi di frittata, a mio modesto parere. Non mi permetto di discutere la conoscenza da parte dello scrittore della Divina Commedia, visto che si tratta di un insegnate laureato in Lettere e studioso di Dante; tuttavia i continui richiami al capolavoro (quello realmente tale) del poeta fiorentino sono veramente pesanti e troppo complessi da comprendere anche per un lettore di cultura medio-alta. Se si vuole approfondire la conoscenza dei canti in questi modo , si faccia un saggio e si sollevi il testo dalla sua missione commerciale di romanzo storico . Ma non è solo questo l’aspetto negativo; ritengo che i templari (che se ben inseriti , stanno bene un po’ ovunque) abbiano veramente poco a che fare con questo Dante, in effetti si assiste a forzature palesi o avvenimenti scontati in quasi tutti i capitoli del libro ; forzature che spesso lasciano quasi sbigottiti e ti spingono ad abbandonare la lettura. Anche i personaggi mancano di spessore sia psicologico che drammatico. Dello stesso protagonista , Giovanni, alla fine del racconto, ancora non si è capito che tipo sia e che caratteristiche possegga. In genere in ogni romanzo , ci si affeziona al protagonista principale mentre questo ti lascia veramente indifferente , come tutti gli altri del resto. Non ci siamo , non leggetelo.