Dettagli Recensione
La condanna del sangue
Una vera bomba di emozioni e sentimenti che si assorbono attraverso la lettura di questa seconda avventura del commissario Ricciardi e del suo fido collaboratore brigadiere Maione.
Un'opera che seppur trattando un omicidio traculento impressiona più per la croce e delizia del protagonista Ricciardi, un uomo molto cupo ma dal cuore che pulsa di sentimenti, caratterizzato dal fatto di vedere i fantasmi dei morti che attraverso alcune indicazioni lo indirizzano, a volte non senza problemi, verso la strada da percorrere per le sue indagini.
Il libro è ricchissimo di personaggi che vivono in una Napoli ai tempi del fascismo, fortemente permeata da una vitalità che ricomincia a pulsare grazie all'arrivo della primavera che riattiva il sangue ed il carattere dei partenopei.
Un intrigo che si sviluppa dopo il ritrovamento di un'anziana cartomante che svolge anche un'attività parallela di strozzinaggio. I sospettati sono molti ed all'inizio Maione e Ricciardi brancolano nel buio. Le pagine sono anche tinteggiate dal colore rosa e rosso dell'amore e delle passioni che coinvolgono anche i due investigatori.
L'opera si legge in breve tempo grazie ad uno stile caratterizzato da brevi capitoli che affascinano il lettore anche più restio all'approcciarsi al genere.
L'autore sale di livello rispetto al precedente libro non tradendo le aspettative dei fans.
La copertina è una vera opera d'arte, mi obbliga a porgere i compliemnti alla Fandango Libri che ha portato agli onori della cronaca Maurizio de Giovanni con i suoi protagonisti.
Buona lettura a tutti.
Syd