Dettagli Recensione
Buio e luce...
"Nel mondo dei ciechi, un solo occhio può essere una valida qualifica per diventare re."
Ho iniziato a leggere questo libro con poca convinzione e parecchio scetticismo. Non tanto per via dell’autore, ma soprattutto per il genere a cui appartiene, di cui non sono una grande fan. E invece, rullo di tamburi, mi è piaciuto!
Ho letto, qui e là, diversi commenti poco lusinghieri che parlano di libro per le masse, di libro apprezzato da “non lettori”, da persone di scarsa cultura letteraria e avanti così… Sono in completo disaccordo, io i libri li divoro e "Io uccido" di Faletti non sarà certo un capolavoro, Faletti non sarà il nuovo Jeffery Deaver, ma è un'opera (prima) godibile e appassionante.
L'idea che ho avuto dall'intersezione dei vari personaggi è quella di una grande orchestra: ogni singolo strumento, nella sua singolarità, si intreccia all'altro per creare un'armonia. Anche se Faletti si perde un po' nella fin troppo minuziosa descrizione di particolari paesaggistici di Montecarlo o psicologici, i personaggi nella loro coabitazione lavorano bene e aiutano il lettore a non perdersi nelle numerose vicende personali descritte.
La creazione dell'omicida seriale, un po' Dott. Jekill e Mr. Hyde, nella sua lotta interiore tra il "fare del male" e a volte "voler evitare di farlo", è buona: avrei preferito un maggiore approfondimento sugli shift di personalità dell'omicida e probabilmente avrei "limato" un po' la parte del inseguimento che non mi è parsa accattivante come la prima parte della narrazione.
Insomma seppur con qualche "se" e qualche "ma", un buon libro...