Dettagli Recensione
L'ho finito!
160 pagine, carattere tipografico di dimensione ben leggibile.
Ho pensato: un paio di giorni e via!
Poi ci ho messo due settimane. Succede così quando il libro non mi chiama, non mi lega, non mi affascina. Lo guardo, là sul comodino, e distolgo lo sguardo, cerco altro da fare, mi invento una scusa per non prenderlo in mano.
L’ho finito, comunque, ma senza piacere.
La storia è abbastanza banale, l’horror è molto annacquato ed anche la componente curiosità dura poco perché ben presto si comprende come e perché si muovono i vari personaggi ed anche come andrà a finire.
La prosa è scorrevole ma scolastica, piuttosto povera in termini stilistici: forse l’autore è alla sua prima prova, in questo caso dovrà prendersi il tempo per maturare.
Oltre tutto ci sono parecchie sviste, forse tipografiche, sia grammaticali che di punteggiatura.
Insomma poca attenzione tipografica per un testo poco avvincente.
“Marta non sapeva cosa dire, né cosa pensare, una paura impalpabile e sottile si era insinuata nella sua mente, non le permetteva di riflettere con tranquillità, lasciava la sua impronta nell’angolo inferiore di ogni suo pensiero, come la firma di un’artista sulla tela.”
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Commenti
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Ma siccome si tratta di un novellino, bisogna essere clementi.
Che vuoi, forse di meglio non sapeva fare.
Saluti cordiali.
Gineisa