Dettagli Recensione
Bar..lume
Il barista del BarLume si improvvisa suo malgrado un provetto investigatore, dopo aver scoperto il cadavere di una giovane fanciulla in un bidone dell'immondizia.
Il bar di Massimo diverrà una sorta di "commissariato" ufficioso, scenario di passaggio per i vari personaggi che ruotano attorno al giallo. Si, perchè se Fusco, l'investigatore ufficiale, crede di avere in mano l'indagine si sbaglia di grosso; nel bar, infatti, le persone coinvolte saranno oggetto di chiacchiere, non solo da parte del barista ma anche dei 4 vecchietti accaniti giocatori di carte, fedeli clienti e sostenitori di Massimo. Sarà grazie a queste chiacchiere, ad un pizzico di fortuna e all'astuzia di Massimo che si scoprirà l'assassino della giovane ragazza.
L'idea è originale, scorre in modo lineare e chiaro. Trovo che ci sia però un'incertezza di fondo, provo a spiegarmi meglio....
Se l'intento di Malvadi doveva essere quello di mettere il giallo come sfondo, trovo che doveva dare più forza agli altri elementi della storia. Ad esempio, delineando meglio i quattro simpatici vecchietti, dilungandosi un pò di più sul bar come specchio della provincia livornese e magari anche sulle vicende di Massimo stesso. O viceversa se il giallo doveva essere il nocciolo della trama, allora forse bisognava spendere qualche passaggio in più.
Forse, la mia delusione è legata alle alte aspettative che mi ero messa in testa.
Malvadi non mollo proverò a leggere altri tuoi libri.