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La mia anima è ovunque tu sia
 
La mia anima è ovunque tu sia 2012-01-04 22:43:17 barbara62
Voto medio 
 
2.0
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
2.0
Opinione inserita da barbara62    05 Gennaio, 2012

La mi anima è ovunque tu sia

Premesso che stimo Cazzullo, poiché lo ritengo un bravo giornalista e persona simpatica, questo romanzo, da me acquistato con entusiasmo e curiosità, mi ha delusa grandemente. Mi spiace aver letto recensioni tanto positive, peraltro firmate non da semplici lettori, ma da professionisti che si trovano a dover promuovere l'opera di un collega o che dimostrano una grande superficialità e una mediocre conoscenza di opere letterarie.
Il punto forte è sicuramente il titolo: di richiamo assoluto, non lascia indifferenti, ma emoziona e coinvolge (tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo amato qualcuno in modo sconfinato, tanto da rivolgere a lui o a lei le stesse parole, o almeno avremmo voluto farlo).
Ma per me rimane la sua dote migliore, e forse unica.
Il resto è come l'immagine di copertina, inquietante per la sua falsa bellezza e la sua inconsistenza: una foto "creata" su computer, o talmente rielaborata a partire da un originale da soddisfare il gusto estetico attuale, ma così distante dal suo tempo.
Una furbata che strizza l'occhio a troppi.
La vicenda è simile a tante altre già raccontate nei libri e nelle fiction televisive, un amore conteso e tragico con la Storia a far da sfondo o da comprimaria, il tutto frammisto a un'indagine poliziesca. Il meccanismo del giallo parrebbe funzionare, ma questo tempo della narrazione frammentato e alternato è cosa già vista; il romanzo si legge d'un fiato perché è abbastanza breve (circa 125 pagine, di cui molte impiegate per metà o per un terzo), non perché si abbia veramente voglia di sapere chi è il colpevole.
Non mi è piaciuta questa specie di abbozzo, spero involontario, a un certo revisionismo storico.
Salvo il libro se lo si considera un divertissement del suo autore, che ha voluto omaggiare in qualche modo la sua terra d'origine, ma non mi è piaciuto per esempio quel piemontese aggiunto di tanto in tanto per fare un po' di colore.
E poi amo troppo Fenoglio per accettare che venga tirato in ballo con l'escamotage del personaggio dello scrittore la cui vita ricalca la sua in modo pasticciato. Ecco, a proposito del grandissimo Beppe Fenoglio", consiglio appunto di leggere "Una questione privata", "Primavera di bellezza" e "Il partigiano Johnny", e poi possiamo parlare di emozione che nasce dalla lettura.

Aggiungo che Cazzullo è un esordiente anomalo: il romanzo è pubblicato da Mondadori, ha avuto la conseguente visibilità nelle vetrine dei negozi, sui giornali e alla tv; lo stesso romanzo scritto da un autentico esordiente sarebbe forse stato pubblicato da una piccola casa editrice, comperato per affetto, simpatia e solidarietà da parenti e amici, un trafiletto nella sezione culturale di un quotidiano (o un bisettimanale) di provincia.

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