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Una nuova coppia di sbirri
In queste sere d’inverno ho terminato di leggere Gli Angeli di Lucifero, opera prima di Fabrizio Carcano.
Il topos del romanzo è la Milano di oggi che l’autore dimostra di conoscere molto bene e che descrive con sapienza e particolarità nei suoi aspetti architettonici tanto da indurre il milanese doc a fare un sopraluogo nella tal via o nella tal piazza perché proprio quel particolare non l’aveva mai notato! Ma non solo: nel romanzo si respira anche la Milano frenetica che pensa come prima cosa al lavoro, attraverso le professioni delle prime tre vittime, un pubblicitario, un immobiliarista trafficone ed un medico e si apre uno squarcio su tre diversi mondi milanesi che vengono descritti ciascuno con i propri chiaroscuri e i propri rituali.
Giorno dopo giorno, dal 7 giugno all’8 luglio 2009, l’autore racconta la storia di un’indagine molto complessa e senza un apparente movente, condotta dal Vice Questore e Capo della Mobile di Milano, Bruno Ardigò. I tre iniziali efferati omicidi sono ricondotti nell’ambito delle sette esoteriche e sataniche e grazie anche al secondo eroe che appare da subito nella storia, il giornalista amico di Ardigò, Federico Malerba, le indagini proseguono tra mille difficoltà e arrivano alla fine a far luce non solo sugli omicidi di oggi, che nel frattempo sono diventati cinque, ma anche a svelare i retroscena, i mandanti e i colpevoli di casi di omicidi rimasti irrisolti negli anni settanta e novanta.
La lettura del romanzo, composto da 718 pagine, scorre rapida e veloce. Il lettore è avvolto e precipitato sempre più nella trama che ha come sfondo il mondo delle sette sataniche. Il tema del satanismo tuttavia non disturba la lettura ed è sempre trattato unicamente in funzione allo sviluppo dell’intreccio e all’utilità delle indagini.
Il Capo della Mobile Ardigò e il giornalista Malerba formano una coppia ben riuscita di investigatori, ciascuno con il proprio carattere e temperamento e ciascuno nel rispetto del proprio ruolo istituzionale, contribuiscono allo sviluppo nitido e pulito della storia, ricca di colpi di scena.
I due uomini sotto certi aspetti ricordano un’altra coppia di investigatori resi celebri da una serie di telefilm, Ellery Queen: un ispettore di polizia, Richard Queen, e suo figlio, scrittore, collaborando in via non ufficiale risolvevano casi di omicidi nella New York degli anni trenta e quaranta.
Ci piacerebbe che l’autore di questo romanzo pensasse ad un seguito, ad una nuova avventura: il Capo della Mobile Ardigò, aiutato dal compagno di studi Malerba, ancora una volta impegnati in una difficile indagine milanese.
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Commenti
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In verità mi ha colpito per entrambe le cose che tu suggerisci. Poi vedi, mi piace leggere e, come dire, far conoscere giovani autori meritevoli...e Fabrizio Carcano (che non conosco personalmente beninteso) ha scritto veramente una pregevole opera prima.
Il libro di Costantini non l'ho letto, da che punto di vista lo colleghi al romanzo di Carcano?
Buona giornata e auguri di buon anno!
Lo ricollego per la pregevole opera prima di un autore italiano.
Pure a me piace leggere, e trovo che ci siano ottimi scrittori che non sono conosciutissimi ma che meritano di esser letti..e questo tuo romanzo l'ho inserito nei: libri dal leggere nel 2012 =)
Non è stato facile reperirlo però!! Solo su Amazon..
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Posso chiederti se questo libro ti ha colpito più per le ambientazioni che conosci personalmente o per la struttura in se. Si vede che lalocation milanese ti ha esaltato! =)
Hai letto "Tu sei il male" di Costantini? Ci può stare come paragone?