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La cattedrale dell'anticristo
Secondo libro di Delizzos, ambientato in una Torino del 1888 durante la settimana natalizia.
L'opera è stilisticamente valida, caratterizzata da capitoli brevi che portano il lettore ad ultimare la storia in poche ore (letto in 24H escluse quelle passate a lavoro).
Si intuisce quindi che il libro è scorrevolissimo anche dal fatto di ritrovare un argomento, la massoneria e le sette, affiancato da un personaggio di cui solo il nome genera una forte curiosità ossia il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche.
Alcune morti violente dilaniano una società torinese avvolta da un mantello di misteri ma con voglia di rinascita dopo l'unità d'Italia.
La trama è caratterizzata da ritmi alti e bassi che si susseguono molto velocemente travolgendo il lettore che si ritrova travolto da grandi complotti da parte della Chiesa di Roma, di gruppi antisemiti e dall'avvento di una Germania che sta per essere caratterizzata dal nazismo, il tutto infarcito da orge nelle quali si ritroverà invischiato lo stesso filosofo tedesco.
L'Anticristo per i cristiani e i musulmani è il nemico del Messia, è l'avversario o antagonista di Cristo (è detto anche "falso Cristo") e dell'avvento del Regno di Dio sulla Terra, alleato di Satana, potentissimo ma destinato a soccombere.
Alla fine la mia raccomandazione è la seguente: leggete le opere di Friedrich Nietzsche e cercate di carpirne la vera essenza, qui è solo velata, alla fine rimane sempre un romanzo e non un trattato filosofico.
Buona lettura.
Syd
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