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Il noir alla Carlotto
Dopo 10 anni ritroviamo Giorgio Pellegrini nel suo regno, "La Nena" sposato con una donna che lega a sé nel suo inconfodibile stile. All'apparenza è un Pellegrini totalemte riabilitato e inserito nella "società bene" veneta. A causa di una fregatura perpetrata dal sua avvocato Sante Brianese, che è in serie difficoltà economiche, si ritroverà a rimanere vittina del "crimine creativo",la politica, e a rischiare di perdere tutto ciò che aveva guadagnato con sudore e sangue in "Arrivederci amore,ciao" ,finendo addirittura per diventare un galoppino della mafia calabrese.Il nostro antieroe è un "perdente" ma non è certo tipo da rassegnarsi e soccombere. Grazie alla sua innata crudeltà ed itelligenza e all'aiuto di due complici di fortuna lotterà per recuperare la sua tranquillità ed il suo regno.
Un noir diretto magistralmente in quella che potrebbe essere la sceneggiatura di un film di Tarantino. Carlotto ancora una volta riesce a condurci magistralmente attraverso una raltà fatta di vinti e vincitori,di mogli e amanti,di sesso e violenza nella quale solo chi non ha scrupoli può lottare per un posto tra i "vincenti"
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