Dettagli Recensione
Insomma
Libro discreto, ma nulla di più; dopo aver letto "Io Uccido", mi aspettavo che questo romanzo ne fosse all'altezza ma purtroppo non è stato così. Lo stile di scrittura di Faletti non mi dispiace in generale, anche se in questo libro tende ad associare troppo spesso cose concrete a sensazioni astratte, cosa che ha me non piace particolarmente perché spesso tende a forzare le sensazioni che vive il lettore. Inoltre lo scenario sarebbe anche interessante, con le vittime dell'assassino composte come i personaggi dei Peanuts; tuttavia la chiave di svolta che sceglie l'autore mi ha fatto decisamente storcere il naso, essendo legata a una serie di coincidenze poco realistiche e a fatti al limite del paranormale. Infine, la cosa che personalmente ho trovato peggiore all'interno del romanzo sono i personaggi principali; onestamente anche negli altri libri di Faletti erano stati un po' il tasto dolente, in questo caso tuttavia raggiungono il culmine della tristezza, tutti bellissimi e intelligentissimi ma con un passato turbolento alle spalle, ossia il massimo della banalità. Senza contare la malinconia, legata alle rispettive storie, che si portano dietro durante tutto il racconto, malinconia che tende a intristire molto la lettura, rendendola poco vivace e piacevole in molti punti.
Indicazioni utili
- sì
- no