Dettagli Recensione
Esordio si alto livello
Principato di Monaco. L'oro splende ed i lustrini luccicano a dovere. Gli ingranaggi della citta' vengono oleati a colpi di perle, diamanti e banconote grosso taglio. Montecarlo e'la vetrina piu' abbagliante tra le vetrine di quella strada chiamata Europa. La gente normale si ferma, la ammira e poi passa oltre. Sono in pochi colore che possono permettersi di restare.
Ma sulle prue di lussuosi yacht, nelle stanze di eleganti hotel 5 stelle o suoi sedili di sfreccianti lamborghini, il suono di una voce metallica, priva di tonalita' irrompe tra le frequenze della radio locale. Le sue parole inquietanti e quello che raccontano svegliano i monegaschi dal torpore del sonno d'orato in cui erano caduti. 2 parole in particolare gettano polizia e cittadini nel terrore: IO UCCIDO.
Faletti irrompe sulla scena letteraria italiana con questo thriller provocando la stessa sorpresa con cui il suo personaggio irrompe nel principato di Monaco scegliendole note musicali di RadioMontecarlo.
L'autore in contrapposizione con il serial killer del romanzo sembra anche lui lasciare un messaggio ben preciso. Sembra infatti volerci dire: IO SCRIVO.
Ed e' vero. Faletti scrive e anche molto bene. Romanzo che scatena approvazione e consenso da parte di critica e pubblico.
Libro scritto con pregevole accuratezza, piacevole sin dalle primissime righe. Interessante la scelta di raccontare in prima persona solo i capitoli in cui l'assassino compie i suoi delitti. Per poi riportare il racconto in terza persona.
Giallo psicologico in cui Faletti riversa i suoi pensieri piu' macabri riadattandoli all'incantevole paesaggio del principato e lasciandoli sfociare tra le note musicali di una piccola radio.
Inaspettato quanto necessario, Io Uccido e'il primo tassello della carriera letterario di Giorgio Faletti, e forse fin ora rimane anche il suo romanzo piu' significativo.