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L'uomo dei sogni; incubo o realtà?
La mia opinione è sicuramente discordante da quelle precedenti, perchè io ho trovato questo libro affascinante, scorrevole, avvincente...tanto che l'ho letto in quattro ore...Io, il divoratore, l'ho letteralmente "divorato", scusate il gioco di parole...poi ho riflettuto un po', tentando di penetrare il senso occulto di questa storia...Una storia che parte dalla vita di un ragazzino autistico e approda profondamente nel centro della nostra anima...una storia in cui fantasia e realtà si mescolano, in cui l'odio è capace di partorire mostri e fantasmi terrificanti, in cui l'animismo infantile può anche uccidere per vendetta, incaricando magari un eroe demoniaco a farlo in sua vece...
Leggendo questo libro mi è venuto in mente il film "L'uomo nero" che ho visionato al cinema qualche anno fa...devo dire che non mi piacque particolarmente, perchè si trattava di un horror scialbo, secondo me, scaturito probabilmente da rimembranze di paure infantili...ovviamente questo libro, a differenza del film in questione, scialbo non lo è. Chi di noi, da piccolo non ha avuto paura dell'uomo nero? Quasi tutti, mi dicono, ma ad esempio io no...ma avevo paura di Belfagor, il fantasma del Louvre, dopo aver visto il fortunato sceneggiato alla televisione, temevo di dormire da sola, allora mia mamma per mettere fine a questa fobia mi mise a dormire in camera con mio fratello...
Scusate, sto divagando, ma torniamo al libro...la fantasia infantile evoca e partorisce fantasmi e mostri... e l'uomo dei sogni viene evocato dalla credulità dei bambini...
Il senso del libro è proprio questo: come si distrugge un assassino che proviene dagli incubi, dall'odio e dalla fantasia dei bambini?
Basta non crederci e lui scompare come per magia.
Da leggere.
Consigliato.
Saluti.
Ginseng666