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La prima stagione del commissario Ricciardi
Il senso del dolore e' il primo romanzo di una quadrilogia delle stagioni che l'autore ha dedicato alle indagini del commissario Luigi Alfredo Ricciardi. In una Napoli di fine marzo 1931 spazzata da un vento gelido e tutt'altro che promettente, il giovane commissario viene chiamato a risolvere un complicato omicidio di un celebre tenore avvenuto nel Real Teatro di San Carlo poco prima dell'anteprima della rappresentazione de "I Pagliacci".
Schivo e asociale, malvisto dai superiori spesso inetti e raccomandati, Ricciardi e' dotato di un'abilita' fuori dal comune che lo rende indispensabile nella soluzione dei casi piu' complicati.
Il giovane poliziotto e' infatti in grado di interpretare, di percepire gli ultimi attimi di vita delle vittime di morti violente, e questo dono spesso lo aiuta nella soluzione dei casi piu' complessi.
Giallo coinvolgente con accuratissima ambientazione storica, che si tinge di fantasy e soprannaturale (una sorta di "sesto senso" letteraio, molto di moda ora al cinema dopo l'omonimo film di Shyamalan di qualche anno fa e ora con l'ultimo Eastwood - Hereafter e l'Inarritu di Biutiful, ma molto meno scontato in un romanzo storico), quest'opera prima risulta a mio parere coinvolgente e narrativamente molto convincente, anche nel finale, nota dolente di molti romanzi di genere di autori ben piu' noti e celebrati. Non resta che proseguire nella lettura delle altre tre stagioni, che fanno molto ben sperare nella fortuna di un personaggio che ha tutte le carte in regola per rivaleggiare ad armi pari con il (per ora) piu' noto (e contemporaneo) commissario Montalbano.
Soffia anche una piacevole aria cinematografica che fa pensare (o sperare) in future trasposizioni sul grande schermo.
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