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Blackout
Tre vite, completamente diverse, un romantico adolescente che è in procinto di scappare con l'amata, una ragazza lesbica costretta in una provocante divisa da lap-dancer pur di lavorare in un bar, un benestante quarantenne, con disturbi di personalità, sadico, folle e serial killer, con in tasca un serramanico, imprigionati da un black out in un ascensore, il giorno di ferragosto, in una Bologna deserta e asfissiata dall'afa. Il passare dei minuti, delle ore, direttamente proporzionale alla diminuzione dell'ossigeno e al salire della temperatura e dello stress fa crescere la claustrofobia e scendere la razionalità. Saranno liberati, ritornerà l'energia elettrica, prima che la mente del serial killer ceda?
Basterebbero questi ingredienti, ben dosati e sapientemente mixati da Gianluca Morozzi a fare di questo thriller, che sconfina nell'horror, un libro molto interessante, ma il finale, sorprendente e inaspettato, apre altri scenari che donano un nuovo taglio a tutto il libro. Allucinanti gli incubi claustrofobici che perseguitano i protagonisti, da interrompere la lettura per prendere una boccata d'aria all'aperto!
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Commenti
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Devo dire però, che non mi ha particolarmente rapito la prigionia forzata e la convivenza con il pazzo che poteva sbroccare da un momento all'altro, forse perché il sapere che il pericolo era conosciuto, era quello ed era lì, ha tolto un po' di suspense.
Comunque un libro che merita.
L'ho comprato e letto per la tua recensione (e quelle a seguire)!
Sì, comunque discreto, ma potevano essere di più per quello che ho appena scritto a Faye.
insomma...noi che l'abbiamo letto lo sappiamo...ma non possiamo discuterne in una recensione sarebbe come rivelare il finale!
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