Dettagli Recensione
Il primo Faletti: il migliore.
"Io uccido".
Anch'io , come tanti, quando uscì questo primo romanzo di Faletti, ero combattuta tra la curiosità e l'incredulità.
Poi, appena iniziato,non sono riuscita a smettere , finchè non ho visto la parola fine.
Questo è , per me, uno dei migliori thriller letti negli ultimi anni; una storia che non ha nulla da invidiare ai gialli americani ,per esempio, e ad autori affermati!
Faletti ha messo in evidenza, con questo romanzo, varie capacità che, unite, hanno contribuito al successo dell'opera.
La prima è una notevole capacità descrittiva, in grado di evocare nel lettore le scene ed atmosfere che racconta...
Secondo: Faletti ha un ottimo stile di scrittura, quasi troppo ricercato nell'uso dei vocaboli, talvolta ridondante , ma estremamente efficace!
Essendo un'opera prima, gli si può anche perdonare qualche eccesso ( di scrittura!); il risultato finale resta comunque eccellente.
Infine, i personaggi : tutti tratteggiati ottimamente.
L'abitudine di passare del tempo passato al presente è di grande effetto. E' come se una macchina da presa, che stia riprendendo una scena in generale, "zoommasse" su un viso, un particolare..per metterlo a fuoco, per farci notare solo quello!
Non si può che provare simpatia per il protagonista Franck Ottobre, infelice e tormentato ( a me piacciono tutti i personaggi tormentati! )e per Nicholas Hulot, il poliziotto francese, anche lui con un notevole fardello di dolore da portare, che lo affiancherà durante tutta la vicenda.
Il fatto di avere rivelato l'identità dell'assassino molto prima della fine, che è stato molto criticato, a me non pare così grave: ci sono ancora tanti tasselli da sistemare al loro posto, e Faletti non ci premette fino all'ultimo di distogliere la nostra attenzione dalla storia!
Per concludere, io direi Promosso a pieni voti!
Peccato che il seguito sia stato deludente sempre più.
Non posso pronunciarmi sull'ultimo romanzo,che ancora non ho letto, ma gli altri mi hanno delusa profondamente, ciascuno per aspetti diversi..
Chissà se l'ultimo romanzo ci riserverà piacevoli sorprese?