Dettagli Recensione
Raffinato e piacevole.
Un'amante di tutto ciò che è "sicilianità" non poteva lasciarsi sfuggire questo romanzo..
Intrigata dall'ambientazione, prima ancora che dalla trama , l'ho acquistato in uno dei miei viaggi siciliani, sempre piacevoli!
Mi aveva colpita una definizione che ne avevo letto: romanzo giallo ( io dico giallino!)per "palati fini".
Mi sono detta:- Vediamo che cosa intende .
Devo ammettere che la definizione era azzeccatissima.
E' un romanzo che ti prende subito, e che definirei diverso. Avvolge in un'atmosfera particolare, di una certa Sicilia raffinata, colta, intellettuale, un pò decadente, quasi...
Completamente diversa, per intenderci, da quella di Camilleri, più selvaggia e ruspante.
Il protagonista Lorenzo La Marca non è un poliziotto, ma un professore universitario, biologo ( come l'autore!), che lavora nell'ambiente universitario della ricerca.
Ha però un amico poliziotto,Vittorio Spotorno, con cui ha spesso a che fare, specialmente in casi critici, come questo: la morte misteriosa di un ex collega, trovato impiccato nel Giardino Botanico.
Le indagini si avviano , ma ciò che prende di questo romanzo è la Palermo che "scorre" dietro la storia. Non solo , quindi, l'ambiente universitario, con lauree, esami, ma tutto: lo scirocco,i luoghi, la gente , il suo stile di vita.
Tutto ciò, raccontato in prima persona, in modo finto- cinico ed ironico , piacevolissimo e scorrevole.
Una lettura rilassante, intelligente e non banale.
Consigliata agli amanti del Noir italiano di qualità.