Dettagli Recensione
piacevolissimo!
A parte il pessimo- secondo me- "A cena, con gli amici", Camilleri non ha mai deluso le mie aspettative!
Anche questo romanzo, iniziato in modo originale, con la morte del gabbiano che colpisce l'attenzione del nostro Montalbano..e che gli suggerirà, poi,delle risposte, mi è piaciuto moltissimo.
La descrizione di questa agonia e morte è perfetta...
Un assaggio: "....Invece di risollevarsi in aria con la preda, s'afflosciò, addivintò un immobili mucchietto di pinni cataminate a leggio dal vinticeddro di prima matina".
Pare di vederlo, quel venticello leggero che muove all'alba un mucchietto di penne...
La scomparsa del suo braccio destro Fazio è un buon argomento, su questo poi si innestano altri episodi..la scoperta dei cadaveri nei pozzi, la conoscenza con l'infermiera Angela, che dovrà sedurlo per ordini superiori...
Ci sono , in questo romanzo, particolari intriganti.
Uno è , per esempio, il dialogo fra i due Montalbani, che trovo delizioso. Quando Montalbano primo dialoga con il suo alter ego, Montalbano secunno..e discute su quale mossa o decisione sia migliore, è tenerissimo!
Poi si giudica, pure, in questo dualismo: "Un cori d'asino e uno di lioni".
Un altro particolare è il citare lo scrittore Camilleri o addirittura l'attore Zingaretti che lo impersona sullo schermo!
Ho trovato mancante la parte sentimentale- e se no che romantica donna sarei???
La storia con Livia mi sembrano "messe dette"; niente di nuovo al fuoco...
E ,sempre più tangibile, quella serpeggiante malinconia , per quello che è stato, per quello che è finito, per quello che ...ormai è tardi (un figlio, per esempio..).
Consigliatissimo.