Dettagli Recensione
Intrigante!
Claudio Paglieri è genovese; giornalista del Secolo XIX, scrittore, eccellente ( secondo me) autore di gialli.
Questo non è il suo primo romanzo giallo, bensì il secondo, dopo "Domenica nera", ambientato nel mondo del calcio.
Il terzo è "La cacciatrice di teste".
Piacevolissimo, intrigante quanto basta, con dei protagonisti che si ricordano.
E , per i genovesi, come già nei romanzi di Morchio, è incantevole trovare una Genova "diversa", e nello stesso tempo uguale, a quella che viviamo ogni giorno, talvolta senza metterne a fuoco i particolari.....
La storia parte bene:
"«Barbara Ameri sedette alla scrivania e accese il computer e la stampante. Ci volevano un paio di minuti prima che fosse pronta. Devo stare calma, pensò, non ho fatto niente di male e non ho niente di cui preoccuparmi ».
Un inizio intrigante, che invoglia a proseguire...
Il protagonista del romanzo, come pure degli altri due, è il commissario Luciani, un pò...sui generis; anoressico, rigoroso, pieno di travagli personali, tra cui un rapporto tormentato col vecchio padre, di cui non condivide la visione della vita. Intorno a lui ruotano bei personaggi; il suo vice Giampieri, totalmente diverso nello stile di vita, nel condurre le indagini; l'ispettore Calabrò, e Iannace, che ricorda molto il Catarella di Camilleri.
Una vicenda intricata e coinvolgente con fughe, morti misteriose, tradimenti, colpi di scena...che tiene avvinti al romanzo fino all'ultima pagina!