Cuore nero Cuore nero

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piccicuia Opinione inserita da piccicuia    06 Luglio, 2014
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UN URBAN FANTASY REALISTICO

Mi danno fastidio molte cose e una tra le quali è il pregiudizio. Di cui a volte -inconsapevolmente, lo giuro!- ne faccio uso. Quando ho letto la trama ho pensato: una copia di twilight senza alcun dubbio! Così ho lasciato Cuore nero a farsi la polvere per un pò prima di iniziarlo a leggere.
Cosa di cui mi sono pentita.
Cuore nero è un libro urban fantasy che tratta di umani che vengono dissanguati dai vampiri, i quali sono spolverati dai cacciatori, che a loro volta si nutrono di mente umana. Ho sbagliato clamorosamente!
Qui non abbiamo i vampiri luccicanti di twilight che puzzano per le umili narici dei licantropi.
Non siamo neanche davanti a The vampire diares e le altre saghe più o meno simili in cui i vampiri sono passionali, vendicativi, desiderosi di, no! Qui siamo alle prese con dei morti.
O comunque l'autrice tenta di farli sembrare morti, anche se a me son parsi (dal primo all'ultimo) vivi. Dobbiamo fare molti passi indietro però.
Com'è nato Twilight?
Si può dire che esso sia stato il precursore della favolosa passione vampiresca?
Buffy lo smentisce.
Ed è qui che ci siamo.
Siamo alla presenza essenziale di morti-non-morti e di umani-assassini-di-morti-non-morti.
Max è l'unico vampiro che può uscire ala luce del sole per una serie di fatti importanti che dovrete ricavarli però da soli. Lui (sì, come Edward Cullen), annoiato dall'eternità, cerca di passare il tempo andando da scuola a scuola. Fino a fermarsi a Palmi, dove incontra lei:
Giulia, una ragazza di diciassette anni come tante. Un pò tropo chiassosa, paladina dei più deboli ( che siano ragazzini o farfalle intrappolate), scontrosa, burbera e innamorata.
«Intanto ti va di diventare la mia ragazza?»
«Nemmeno morta.» Lui rise di nuovo, per nulla offeso. «Cosa c’è che non ti piace di me? Francamente, non penso di avere nemmeno una virgola fuori posto.»
«Ma molti punti interrogativi, esclamativi e perfino qualche parentesi tonda.»

Innamorata di un ragazzo che prima non la fila per niente. E poi l'ha illusa, baciata, allontanata, considerata come la peste, umiliata, scansata, evitata e poi...magicamente...vuole rifrequentarla?

"Non gli chiese dove stavano andando.
Non gliene importava.
Si sentiva pericolosamente disposta a mandare a quel paese ogni resistenza.
Per un giorno, solo per un giorno, poi torno a mordere."

Max la rivuole quando improvvisamente appare Victor. Un vampiro? Un umano? No. Niente di tutto ciò. Il libro è un intreccio di personaggi, tragedie, vittime, gelosie e intrighi che saranno in pochi quelli ad annoiarsi.
La cosa che mi è piaciuta di più di tutto però, è (e in questa mia rivelazione noterete tutta la mia stranezza) che questo urban fantasy è vero. Scritto in modo molto realistico. Soprattutto all'inizio, quando Giulia è occupata con i suoi drammi adolescenziali. Quando le sue uniche preoccupazioni erano: Perchè lui non può innamorarsi di me?
Un urban fantasy realistico?
E chi se lo lascia scappare?

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betti Opinione inserita da betti    22 Novembre, 2013
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UNA PICCOLA LUCE IN UN CUORE NERO

E’ una sensazione strana quella che sto provando in questo momento, fatta di angoscia, dolore, paura e felicità. Ho appena finito di leggere CUORE NERO e credetemi è un libro fatto di emozioni incredibili, che ti avvolge come un mantello facendoti dimenticare il mondo che ti circonda. Mentre si legge il tempo è sfuggevole e il cuore pompa a mille, lasciandoti molto spesso ansante e senza respiro.

La protagonista è una ragazza diciassettenne dai capelli ricci e per niente aggraziata ma con uno spiccato senso dell’umor e una lingua tagliente più di un coltello. I suoi battibecchi sono ferrei e non lascia mai perdere, testarda e caparbia fino allo sfinimento. Lo sfortunato che si assorbe tutto è il bel tenebroso Max, che tutti vogliono, che tutte bacia ma che alla fine osserva e vuole solo Giulietta. Il loro primo bacio non fu memorabile, lui se ne scappa e la ignora per diversi giorni. Già da subito si capisce che il loro sarà un rapporto tormentato fatto di battibecchi punzecchiature a non finire. Giulia cerca di dimenticare, ma si era presa una cotta e le scotta essere stata scaricata in quel modo, soprattutto dopo un bacio. L’incontro con Victor avviene in una notte coperta da foschia e fredda. Lui è magnifico, biondo, bianco latte e quasi etereo. Gli piace si rincontrano e con stupore arriva anche Max che da quel momento non la lascia un secondo. Lei è ancora invaghita di lui e quando per l’ennesima volta lui la scarica è disperata. Il suo autocontrollo venie meno soprattutto perché succedono sempre cose strane. Ora è lei che non lo molla un secondo, lo segue, lo incita a parlargli a confidargli quel segreto che tanto lo strugge. Victor è una terza persone a cui si chiede consiglio, informazione e aiuto, l’importante è avere Max a tutti i costi e sapere la verità che invece di stravolgerla rafforzerà il suo amore per lui. Lei sarà l’unica che lotterà per tutti e due, per quel sentimento che lei sente così forte ma che lui dice di non provare perché oltre la sete lui non prova emozioni.

È una storia che fa venire le lacrime agli occhi, che parla del primo amore amaro, della gelosia e della voglia di non arrendersi alle evidenze e di combattere per ciò che si crede. Giulia è e fa tutto questo: non si è arresa ai continui ‘no’ di Max, ha lottato per averlo fino allo sfinimento ed è stato bello vedere il pensiero di qualcuno cambiare piano piano, trasformandosi in un … ‘ho bisogno di te’ detto tra un sussurro e un grido, maledicendolo infine.
Il finale è tragico … dopo tutti quei progetti in cui il lettore è indotto a sperare e gioire con loro, la doccia fredda che ti paralizza non era pensabile ne contemplabile.

Ma le ultime frasi danno speranza:


'‘Voleva sentire il rumore dei suoi passi per l’ultima volta, fino all’ultimo gradino …’'

Meraviglioso.

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Elisabetta.N Opinione inserita da Elisabetta.N    13 Novembre, 2013
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Pietra di luce

Amabile Giusti è riuscita a dare un tocco originale in un settore ormai largamente sfruttato, ovvero quello dei vampiri.
Da una parte abbiamo il classico vampiro che non può stare al alla luce del sole e che teme l'acqua santa, dall'altra abbiamo un eccezione rappresentata da un unico vampiro , un vampiro che si è sottoposto ad un esperimento ed ora ha un pezzetto di "pietra di luce" nel cuore. Questo piccolo frammento gli consente di esporsi alla luce del sole e di vivere una vita quanto più umana possibile, e questo è solo l'inizio!
E poi ci sono i cacciatori di vampiri.. Detta così verrebbe da pensare, "ecco che arrivano i buoni!", invece no, non è proprio così.
Infatti i cacciatori di vampiri sono solamente l'altra faccia della medaglia di un unica specie (una sorta di evoluzione dei vampiri per equilibrare la vita), quindi se li chiamiamo "buoni" siamo proprio fuori strada.
Un altro piccolo tocco di originalità è dato dal fatto che, se sottoposti alla luce, i vampiri non muoiono immediatamente, ma si ammalano (una specie di cancro alla pelle) e a poco a poco muoiono.

La storia viene interamente raccontata dal punto di vista di Giulia una normale diciassettenne che mette brio e ironia in tutto quel che fa.
Anche quando viene mollata dal più bello della scuola cerca di metterci una pietra sopra e guardare tutto con filosofia.. Ma si sa, quando c'è l'amore, quello vero, tutto cambia!
Uno stile veramente semplice, anche se con qualche piccola incongruenza qua e là, ha consentito una lettura scorrevole e molto piacevole.

E il finale è... sorprendente.. sicuramente non la classica fine!
Devo dire che questo finale mi ha lasciato sì sorpresa, ma anche speranzosa per un futuro seguito...
Chissà...

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Opinione inserita da Serena    22 Luglio, 2013

Un libro scontatissimo

Ho comprato questo libro su consiglio di un'amica (peccato che poi ho scoperto che voleva farmi un cosiddetto colpo gobbo!), cercavo un bel libro da leggere ora che è estate e sono in ferie dal lavoro e così sono andata in libreria e ho comprato questo libro... non lo avessi mai fatto... sono rimasta profondamente delusa, per la prima volta nella mia vita ho lasciato un libro a metà! E' un libro veramente insulso, il solito amoretto tra umana e vampiro, uguale ad altri migliaia di libri scritti negli ultimi anni, Max è un folle bipolare, tre secondi prima è tutto amore e passione e tre secondi dopo le da' fastidio anche il profumo di Giulia... insomma, in pratica, è un clone di Edward Cullen di Twilight, e cosa dire di Giuliamè una ragazzina priva di qualsivoglia dignità, uno zerbino sotto i piedi di Max, pronta ad accettare i continui cambiamenti d'umore del bipolare! Anche lo stile della scrittrice è molto molto noioso, stiracchia la storia di questi due innamorati per tutto il libro, ma in realtà dice sempre le stesse cose all'infinito! SCONSIGLIATISSIMO

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Sara S. Opinione inserita da Sara S.    07 Giugno, 2012
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Cuore nero

"Cuore nero" è un urban-fantasy made in Italy scritto da un'autrice emergente e ammetto che queste due caratteristiche messe assieme possano causare qualche perplessità iniziale, dovute soprattutto al fatto che il panorama urban-fantasy italiano è ancora agli esordi e di autori italiani talentuosi in questo genere, a differenza degli Stati Uniti, ce ne sono ancora pochi. Dopo aver letto questo romanzo però, non posso far a meno di consigliarvi di mettere da parte tutti i pregiudizi (se ne avete) e di dargli una possibilità, perché "Cuore nero" è un libro che merita!!!
E' una storia autoconclusiva (non so se sono previsti dei seguiti, ma in ogni caso ha un finale ben definito, con il quale la storia potrebbe finire qui), indirizzata ad un pubblico Young Adult (ma a mio avviso può essere apprezzata da tutti, senza distinzioni di età) e ha come protagonista Giulia, una normalissima ragazza diciassettenne, con un carattere forte e tagliente che, a seguito di alcune strane circostanze, fa la conoscenza di due ragazzi della sua età, entrambi molto particolari e interessanti, ma entrambi misteriosi e apparentemente antagonisti, che la porteranno a scoprire una realtà da lei fin'ora ignorata e, per la prima volta, scoprirà anche le gioie e i dolori dell'amore.
Fin qui, direte, non sembra niente di nuovo e, anzi, fa venire in mente una sorta di "Twilight" all'italiana con il classico triangolo amoroso... SBAGLIATO! Triangoli amorosi per fortuna non ce ne saranno e con i centinaia di romanzi vampireschi fin'ora pubblicati ha sì qualche elemento in comune (sarebbe stato impossibile il contrario) ma ha anche tantissime novità che lo rendono veramente unico!
Cerco di non rivelare troppo per non rovinarvi la sorpresa, ma sappiate che finalmente le varie specie di "morti viventi" che si troveranno nella storia saranno davvero "morte" ovunque e anche nei sentimenti (e da qui infatti prende senso il titolo "Cuore nero" che non è un nome buttato lì a casaccio ma ha le sue valide ragioni).
Il libro, di ben 520 pagine nette, è suddiviso in quattro parti. Nella prima parte si capisce poco e niente di come si svilupperà la storia e, anzi, ci saranno più interrogativi che risposte. Sarà anche difficile inquadrare la natura dei vari personaggi, e caratterialmente a volte sembreranno insopportabili ed esasperanti e a volte entreranno in simpatia... insomma... tutti i quesiti che vi porrete all'inizio verranno PARZIALMENTE svelati solo andando avanti con la lettura della seconda e terza parte. Ma solo nella quarta parte ci saranno dei veri colpi di scena che ribalteranno tutto, con un finale che vi lascerà a bocca aperta!
Consiglio questo romanzo a tutti gli amanti dell'urban-fantasy, sia a chi ama le storie romantiche e tormentate, e sia a chi ama le scene di orrore e azione, perché al suo interno il libro racchiude un po' di tutto.

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è un libro che quando lo avrete finito vi lascerà un vuoto dentro e vi dispiacerà che non ci siano da leggere ancora altrettante 500 pagine!
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Minuscola Opinione inserita da Minuscola    30 Aprile, 2012
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Piacevole e malinconico

CONTIENE SPOILER

Questo libro e questa autrice mi han sorpreso: davvero bello e lei brava. Scritto bene, scorrevole e piacevole.
Max incontro Giulia, i due si innamorano, ma lui che ha un cuore nero, non vuole amarla. La tensione è tanta, dalla prima all'ultima pagina. Victor si intromette, ma dapprima aiuta Giulia e Max... poi si rivelerà un traditore.
All'inizio non si comprende, ma Max è un vampiro, lo svelarlo tardi, mi ha invogliata a continuare a leggere. E' la lotta, l'eterna lotta, tra vampiri e cacciotori di vampiri. E l'amore... impossibile, vero e profondo. Il contorno è Palmi e glia altri amici di Giulia, la sua famiglia e la sua vita... sconvolta da Max.
Il finale mi ha lasciato l'amaro in bocca, ma è così che doveva andare!

Lo stile è semplice e scorrevole, lo consiglio...
quando l'ho finito mi mancava... e quando un libro mi manca, vuol dire che mi è piaciuto! :-)

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Bulalas Opinione inserita da Bulalas    02 Dicembre, 2011
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Calabria inaspettatamente suggestiva

Chi di voi leggendo la trama non ha pensato: ancora vampiri? Ancora la diciassettenne che si innamora del misterioso vampiro di turno? Ancora l'ennessimo young adult uguale a tutti gli altri?
Bhè, devo ammettere che anch'io sono incappata in questo stesso errore ed ho iniziato il libro con un mucchio di pregiudizi e con la paura di ritrovarmi imprigionata in una noiosa storia già sentita. Ma mi sono bastate pochissime pagine per capire che mi sbagliavo di grosso.
"Cuore Nero" pur essendo un urban fantasy rivolto ad un pubblico giovane non è il clone di nessuno dei libri in voga al momento... anzi, personalmente ho trovato l'intera storia, l'ambientazione e i personaggi molto originali.

Amabile Giusti è riuscita con naturalezza e semplicità a creare dei personaggi con un forte carisma e con una grandissima personalità. Giulia: definita dalla stessa autrice in un intervista "una forza della natura", irriverente, forte, istintiva, un personaggio che non ammette mezze misure, o la si odia o la si ama... io personalmente l'ho trovata fantastica! Max e Victor: misteriosi, affascinanti, entrambi con un segreto da nascondere... rivali!
Tre protagonisti principali: un vampiro, un cacciatore, un'umana. Un triangolo davvero ben riuscito che tra litigi, battibecchi, colpi di scena e romanticismo tengono altissima l'attenzione del lettore.

Grazie allo stile scorrevole della scrittrice e al fantastico scenario di una Calabria inaspettatamente suggestiva, la trama e gli elementi paranormali assumono un'aspetto molto realistico. La scrittrice infatti, nonostante i personaggi leggendariamente fantastici come i vampiri, e i cacciatori nati dal suo immaginario, non rinuncia mai all'aspetto veritiero della sua storia cercando sempre di dare una spiegazione logica (per quanto possibile) a ogni aspetto.

Il romanzo, nonostante la sua mole non indifferente, si legge facilmente e in poco tempo. Piccola nota negativa: molti dei dialoghi sono completamente in francese senza nessuna nota che spieghi il significato. Aspetto che soggettivamente ho trovato molto piacevole ma che ovviamente per chi non conosce il francese può risultare fastidioso! Per il resto... veramente nulla da dire, se non: affrettatevi ad acquistarlo, vi assicuro che il finale vi lascerà di stucco ed inoltre i diritti d'autore saranno devoluti in beneficenza, motivo in più per correre in libreria!

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Lady Aileen Opinione inserita da Lady Aileen    03 Settembre, 2011
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Vale la pena dare spazio agli autori italiani

Amabile Giusti è una di quelle autrici che sa davvero come scrivere un urban fantasy per adolescenti (e non solo): originale e coinvolgente nonostante le numerose pubblicazioni degli ultimi tempi dedicate ai vampiri.
Non lasciatevi fuorviare dalla trama che compare sul libro (niente triangoli amorosi) e dalle prime pagine perché solo leggendolo scoprirete quanto sia unica e particolare questa storia.
La vicenda è raccontata attraverso il punto di vista di Giulia, un'adolescente che non si è mai arresa nonostante sia stata trattata male, è coraggiosa, sensibile, ironica e sarcastica.
Colpi di scena inaspettati, ambientazione tutta italiana (Calabria), trama ben congeniata, personaggi ben caratterizzati tanto da sembrare reali (sia i principali che i secondari), giusta dose d'azione specialmente nell'ultima parte, stile evocativo anche se a volte tende ad essere un po' prolisso.
Anche il mito del vampiro creato dall'autrice è sicuramente credibile (cosa non da poco) ma da incubo (saranno contenti chi non sopporta i vampiri che brillano).
Mi dispiace solo per il finale e per il fatto che alcune frasi restino in francese senza una traduzione (io non ho avuto problemi ma chi non conosce una parola di francese resta un po' spaesato).
Senza dubbio soldi ben spesi non solo per la qualità del romanzo ma anche per la scelta dell'autrice di devolvere i diritti d'autore.

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girasonia76 Opinione inserita da girasonia76    17 Luglio, 2011
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Cuore Vero

Apri Cuore Nero e l'adolescente di un tempo che porto con me inizia a far capolino.
Saltella, sbatte contro le pareti dei miei ricordi, cercando di abbatterle, di diventare me, relegando per un attimo, il lungo attimo di un romanzo, la trentacinquenne che sono diventata, costringendola a togliersi di dosso una ventina d'anni.
Apri Cuore Nero e, magia!, l'adolescente ha vinto: siamo di nuovo lì, a scuola, coi nostri pesanti, difficili, insormontabili diciassette anni, cercando di capire cosa sia l'amore, cercando di negare le sofferenze d'amore, trovandoci innamorate con uno sguardo, vittime di un cuore che non vuole rispondere ai sensati comandi della nostra mente.
Cuore Nero è lì, pronto a travolgerci in una storia che, eravamo sicure, sarebbe stata adolescenziale e troppo lontana da noi, e invece ci accoglie e ci fa sentire vive.
Giulia diventa una di noi, il nostro passato, il nostro presente. Giulia che si è innamorata ed è stata rifiutata. Che soffre, ma non vuole darlo a vedere. Giulia che nega di soffrire, che cerca di allontanare quella sofferenza, magari con un altro ragazzo.
E Max che ritorna, perché non vuole che ci sia un altro ragazzo nella vita di Giulia, o che almeno non sia quel ragazzo; Max che ritorna e il nostro cuore inizia a impazzire mandando all'aria tutto il laovro fatto fino a quel momento per convincerlo che non era accaduto nulla; Max ritorna e non abbiamo più nessuna forza per opporci.
Intorno a Max e Giuli(ett)a girano personaggi che contribuiscono a dare maggiore realtà alla storia: la migliore amica, la sorellina impicciona, il cagnolino (il cui ruolo mi ha strappato ben più di un sorriso) e una mamma disattenta, depressa; e non dimentichiamoci Victor, il misterioso quasi-vicino di casa; e ancora la scuola, la città.
A fare da sfondo: la Calabria, con Palmi protagonista.
Sembra davvero la storia di ognuna di noi.
Qualcosa cambia quando entra in scena l'elemento fantasy, con vampiri e cacciatori e la ricerca di qualcosa che possa cambiare le sorti di questi esseri. Temevo che l'inserimento "vampiresco" avrebbe pouto banalizzare
una storia che suonava vera, reale, genuina.
Il risultato è notevole.
Cuore Nero acquista una sfumatura tragica, ma non in maniera grottesca. L'amore diventa difficile, impossibile: ritorna a farci soffrire.
In fondo l'adolescenza non è sempre stata così? Un'altalena pericolosamente oscillante tra esaltazione e tristezza, tra gioia e depressione... Così è questo romanzo, così sarà fin quasi alla fine.
Chiudi Cuore Nero, portandoti dietro un po' di quella tristezza. Lo chiudi senza smettere i panni dell'adolescente: lei è ancora lì, che soffre con Giulia e come Giulia. E così è anche per la trentacinquenne che ora scalpita per riprendere il suo posto. Abbiamo entrambe sofferto con Giulia e come Giulia, ma quel pizzico di maturità che è in ognuna delle due ha amato e apprezzato il finale, e non l'avrebbe desiderato diverso.

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Twilight, Shiver... storie d'amori difficili, impossibili
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lasuggeritrice Opinione inserita da lasuggeritrice    03 Luglio, 2011
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Scritto con il cuore!

Questo libro è dedicato a tre cani, «che sapevano cos’è l’Amore». Tutti i diritti di questo libro andranno a dei poveri cani abbandonati di Olbia. I ringraziamenti finali dicono: «Ai miei amici a quattro zampe, anche quelli che corrono sul ponte dell’arcobaleno, che sanno insegnare con il silenzio e una coda molto più di tante chiacchiere». Quando l’ho letto sono rimasta molto colpita. È questo che mi ha fatto andare oltre al prezzo folle scelto dall’editore e mi ha fatto spendere quei due euro di troppo, senza infastidirmi. Perché ci sono ancora persone che scrivono e agiscono col cuore. Potrebbe riassumersi qui l’anima di questo libro, apparentemente per adolescenti, ma molto profondo e vero. Ho letto pochissime storie di vampiri (in realtà solo Twilight, più per curiosità, e questo romanzo salvo qualche piccola somiglianza inevitabile, se ne distanzia per tantissimi motivi) e devo dire che in questo caso mi sono fatta trascinare dalla mia vena romantica e adolescenziale e dalla copertina che mi ispirava moltissimo per la sua sensualità! Risultato? Un libro che mi ha appassionata davvero tanto, sia per la storia d’amore tormentata, sia per le emozioni che mi ha trasmesso… Non c’è niente di quello che ti aspetti e non è mai banale, mi ha fatto tornare indietro a diciassette anni quando l’amore è tutto e sei disposta a fare tutto per amore con caparbietà e coraggio (e lasciatemelo dire, finalmente niente eroine svenevoli e super belle, ma una ragazza vera e piena di difetti e pregi). Il finale poi è spiazzante, inaspettato, dolcemente crudele e crudelmente definitivo… tanto che non puoi fare a meno di sperare in un seguito – ci sarà vero???
Consigliato a chi ama i bei romanzi e le belle storie d’amore, ma soprattutto a chi ama immergersi nell’interiorità dei personaggi vivendo una realtà parallela, in questo caso tanto fantastica come il mondo oscuro di vampiri e cacciatori, ma anche reale come l’animo umano e la suggestiva Palmi in Calabria che non conoscevo ma che mi è venuta voglia di visitare! Un applauso all’autrice per il CUORE che ci ha messo, in ogni sua sfumatura!

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Le storie di vampiri ma anche le belle, non banali, storie d'amore.
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lakiuka Opinione inserita da lakiuka    26 Giugno, 2011
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Un gioiellino

Un libro appassionato e appassionante, mai banale e vivo dalla prima all'ultima pagina! Reale e gotico allo stesso tempo.. Assolutamente da non perdere anche qualora questo non fosse il vostro genere preferito...come nel mio caso: ero titubante e poi non riuscivo più a mollarlo nonostante i mille impegni! Complimenti all'autrice!

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