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Quando scorre l’acqua
Primo romanzo a fumetti firmato da Tiziano Sclavi, “Le voci dell’acqua” è un libro pubblicato dalla casa editrice Feltrinelli nella sua collana di Comics quattro anni fa.
Un’opera meritevole di lettura, la cui vicenda si svolge sullo sfondo di una non bene identificata città inzuppata di pioggia incessante.
Creatore di Dylan Dog, tra i personaggi senza dubbio più famosi e longevi di casa Bonelli e, in generale, del mondo dei fumetti nostrano, Sclavi, che ha lavorato anche per altre serie ben note (quelle di Ken Parker, Zagor e Mister No) e si è distinto inoltre come giornalista, sceneggiatore televisivo e scrittore di narrativa, dà vita in queste pagine a una storia fortemente drammatica e pregna, come afferma la quarta di copertina, “di umorismo nero”, nonché “scritta con potenza visionaria e impeto narrativo straordinari”; in essa, mentre l’acqua continua a scendere senza dar segno di placarsi, l’inquietudine sembra divenire palpabile ed esplode in follia. O, forse, in una lucidità estrema che si rassegna alla durezza della vita. Stavros, il protagonista, si porta dietro un bagaglio familiare difficile e voci simili a lamenti che gli fanno compagnia quando scorre l’acqua; a detta del proprio neurologo, soffre di schizofrenia. L’uomo lavora come impiegato presso l’ufficio di una compagnia di assicurazioni, dove non si è altro che pezzi da sostituire rapidamente con efficiente e crudele indifferenza.
Quella de Le voci dell’acqua è una trama angosciante, dal ritmo a tratti incalzante, il cui primo impatto potrebbe spiazzare un poco il lettore, ma che pian piano si rivela di gran pregio, così come notevoli, nel loro suggestivo bianco e nero, sono le tavole del disegnatore Werther Dell’Edera; quest’ultimo, classe 1975, fa parte a sua volta della Sergio Bonelli Editore, vantando inoltre collaborazioni con la Marvel e altre importanti case editrici americane del settore fumettistico.