Dettagli Recensione
Un fumetto supereroistico... letterario
Il fumetto è sempre stato un supporto sottovalutato, soprattutto quello supereroistico. Tuttavia, vi si nascondono perle rare che io mi azzardo a chiamare capolavori. "Il ritorno del Cavaliere Oscuro" di Frank Miller, per me, è uno di questi. Questo fumetto racchiude in sé non soltanto una storia avvincente, ma anche una moltitudine di temi anche piuttosto attuali, nonostante il numero di anni ormai passati dalla sua pubblicazione. Temi come la considerazione e il trattamento che l'essere umano riserva alla sua madre Terra; il pericolo spaventoso dello scoppio di una guerra nucleare (forse il tema più attuale e che più ci impaurisce); l'influenza dei mass media che, nel caso di quest'opera, sono rappresentati dal mezzo televisivo e giornalistico, ma che ai giorni nostri si è accentuato esponenzialmente con l'affermazione dei social media. A questa moltitudine di temi attuali e che ci interessano da vicino, si affianca una struttura narrativa geniale, che fa uso proprio dei mass media per raccontarci una storia da diversi punti di vista, anche quelli falsati della politica e degli stessi mezzi di comunicazione, che spesso cercano di plasmare le nostre opinioni con l'inganno.
Ultima nota lieta, ma non per importanza, è la caratterizzazione dei personaggi e in particolare quella del Cavaliere Oscuro: un ormai cinquantacinquenne Bruce Wayne il cui alter ego si è ritirato dalle scene da ormai dieci anni, ma che si ritrova costretto a rimettersi in gioco. Il pipistrello scalpita, lo tormenta, vuole riprendersi il palcoscenico e riportare l'ordine. Questo quadro di (quasi) perfezione è completato dai disegni che, sebbene possano apparire un po' attempati e non abbiano la pomposità dei fumetti più recenti, contribuiscono alla cupezza della storia e dell'ambientazione e non fanno altro che, a parer mio, dare una marcia in più alla storia e a fornirgli un'identità forte e precisa. Insomma, se vi piace il Cavaliere Oscuro questo albo è un vero e proprio must; ma detto in tutta sincerità lo consiglierei a chiunque. È ovvio che possa piacere maggiormente a chi apprezza i fumetti (in particolare quelli cupi e psicologici), e a chi ha almeno un'infarinatura della storia di Batman e dei suoi villain, ma credo che un lettore attento possa apprezzarlo in egual modo.
"Ci hai svenduti, Clark (Kent). Gli hai dato il potere che poteva essere nostro, proprio come ti hanno insegnato i tuoi genitori. I miei genitori mi hanno insegnato qualcos'altro... sull'asfalto di questa strada... agonizzanti... morendo senza nessun motivo... mi hanno mostrato che il mondo ha senso solo se lo costringi ad averlo."