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I solchi della vita
Come racconta Paco Roca, tre sono gli stimoli che hanno innescato in lui l’idea di “Rughe”. Il primo è stato l’accorgersi di come le conversazioni con i propri genitori si fossero trasformate nel tempo in una rassegna di acciacchi. Il secondo gliel’ha offerto il suo lavoro di illustratore pubblicitario, la richiesta di un cliente di far cancellare da un cartellone ogni immagine di vecchiaia. Il terzo è stato il vedere con i propri occhi gli effetti devastanti dell’Alzheimer sul padre di un suo amico.
È nata così l’idea di raccontare di anziani e malattia, di un destino che aspetta tutti ma che nessuno sembra voler vedere, forse per allontanare in questo modo l’ancestrale paura che, un giorno, tutto ciò che ci rende come siamo possa svanire, trasformandoci nel fantasma di noi stessi. L’autore ha iniziato così a raccogliere aneddoti ed esperienze, visitando una casa di riposo, per poi riunire tutto il materiale in un “fumetto corale” i cui personaggi non sono giovani eroi ma anziani ospiti di una casa di cura. Un fumetto in cui non ci sono avventure ed entusiasmi ma solo banali accadimenti - la ginnastica, il bingo, le visite dei parenti – e sentimenti dolorosi come la solitudine, le difficoltà fisiche, il decadimento mentale.
La trama è una ragnatela fragilissima, fatta di giornate che scorrono sempre uguali con solo i pasti e il sonno a scandire il tempo che passa. Lo statico mondo della terza età sembra, in effetti, quanto di più estraneo al mondo del fumetto possa esserci; eppure la lettura non risulta noiosa, perché quello che vuole trasmettere non sono eventi, ma sentimenti. Il mondo interiore di anziani che si rifugiano nella fantasia per scappare da una spiacevole realtà. L’amicizia, l’affetto e la comprensione di cui sono capaci, pur nella difficoltà. Lo spirito vitale con cui lottano inutilmente contro un destino già scritto.
Sebbene la narrazione sia schietta e diretta, a tratti crudele, la lettura non risulta complessivamente drammatica. Sordità, sonnolenza, piccole manie diventano anche lo spunto per sorridere. I ricordi di un passato vero o solo immaginato, un momento per emozionarci. E i colori morbidi e le linee gentili di queste tavole trasmettono tutta la delicatezza e il rispetto con cui il disegnatore ci accompagna nel mondo delle rughe. Per mostrare quel che di solito viene celato, invitandoci a riflettere, a capire, ad accettare.
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Commenti
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E' la mia prima esperienza con il fumetto e sono rimasta davvero sorpresa (anche per questo le tante stelle! :)). Non mi aspettavo di emozionarmi. Invece, oltre a far riflettere, emoziona.
Si legge anche velocemente. Te lo consiglio, poi mi dirai!
Un caro saluto,
Manuela
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Avevo già sentito parlare di questo libro a fumetti. Le tue cinque stelle piene m'invitano a metterlo subito in lista desideri, grazie!!