Dettagli Recensione
Top 50 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Caccia ai Pokemon leggendari di Ravka
In "Siege and Storm", secondo capitolo della Grisha Trilogy di Leigh Bardugo, ritroviamo Alina e Mal in fuga dal Darkling dopo la disastrosa espansione della Shadow Fold; fuga di breve durata perché il Darkling riesce a catturarli nell'arco di poche pagine, per poi caricarli sulla nave corsara che sarà l'ambientazione principale della prima parte del romanzo, mentre il resto della storia vedrà i nostri protagonisti di nuovo a Ravka, prima per un tour elettorale e poi per un assedio pianificato talmente bene da colpirsi da solo.
Rispetto a "Shadow and Bone", questo volume ha uno sviluppo più avventuroso ed un ritmo maggiormente efficacie, peccato che la quasi totalità delle svolte di trama siano ad opera di deux ex machina, in particolare del prediletto dell'autrice Sturmhond che, come tutti i personaggi ad esclusione della povera protagonista, è bello in modo assurdo e brillante in ogni attività in cui si cimenta. Credo sia superfluo puntualizzare che l'ho detestato.
In questo secondo libro, ho apprezzato maggiormente Alina e trovo la sua evoluzione credibile, seppur un po' troppo repentina; ottime anche le interazioni con gli altri personaggi, in particolare con Mal: la loro relazione diventa qui più complessa e realistica. Mi hanno invece annoiata i dialoghi vuoti che hanno il solo scopo di inserire frasi sagaci e quotabili, belle se prese da sole ma troppo forzate nel contesto della storia. Boccio anche la confusione che si crea attorno ai poteri dei Corporalki (perché adesso gli Heartrenders possono anche curare e praticare la magia dei Tailor?) e l'assenza di un minimo di glossario per i tanti termini inventati dalla Bardugo o le parole in pseudo-russo.
Al termine del volume, oltre al classico Q&A con l'autrice, è presente anche la novella "The Tailor" incentrata su Genya Safin ossia il mio personaggio preferito: nel complesso è un racconto gradevole, utile sia per inquadrare meglio il personaggio sia per comprendere alcuni retroscena della storia che la narrazione in prima persona non permette di cogliere; diciamo che l'autrice si è fatta perdonare per la presenza limitata di Genya in questo libro.
NB: Libro letto in lingua originale