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Valutazione insolitamente oggettiva
Questa recensione non è stata facile da scrivere, innanzitutto perché a differenza di quanto faccio di solito non ho preso degli appunti durante la lettura. O meglio, ne ho scritti -anche parecchi!- ma non in relazione allo stile o al contenuto del romanzo quanto piuttosto per tenere traccia delle date, dei luoghi e dei nomi; il mio scopo era cercare di sbrogliare il mistero attorno alla figura di Piranesi, con dei risultati alquanto imbarazzanti.
Quindi potrei partire con un consiglio dato dall'esperienza: non fate come me! lasciate perdere le collocazioni delle statue o i personaggi citati un po' casualmente nel testo, e godetevi la lettura con maggior tranquillità. Questo è un titolo che non richiede uno sforzo da parte del lettore nel seguire una trama complessa, e i misteri da svelare vengono risolti senza gran clamore e con dovizia di spiegazioni, così che anche il lettore più distratto possa raccapezzarsi.
Senza scendere troppo nel dettaglio, voglio comunque far presente che questo romanzo accosta i sottogeneri del portal fantasy e del dark academia. La storia si svolge quasi esclusivamente in un mondo altro chiamato la Casa, dove vive quasi come un eremita Piranesi, il nostro protagonista un po' Robinson Crusoe per come si adatta a creare utensili e procacciarsi il cibo, un po' Marie Kondo per la determinazione con cui si libera degli oggetti inutili. Il mistero poco misterioso sta nel capire come e per quale ragione l'uomo sia finito in questo luogo; l'enigma secondario riguarda le motivazioni dell'Altro, l'unico essere umano che abita la Casa oltre Piranesi.
Questo mistero è ancor più palese del primo e rende fin troppo evidente dove la trama andrà a parare, per questo non penso si possa davvero parlare di spoiler con un titolo così poco incisivo nelle sue rivelazioni. Potenzialmente la storia aveva le carte in regola per essere stupefacente, ma nella pratica tutto viene mostrato troppo presto e troppo facilmente. Come scelta ci può stare, ma secondo me è stata davvero una buona idea sprecata.
Stilisticamente il romanzo è molto interessante perché la narrazione in prima persona viene sfruttata al meglio nel registro narrativo del diario: si mostrano così le nette differenze tra il modo di esprimersi di Piranesi nelle varie fasi della sua esistenza. Altro punto sicuramente a favore è l'ambientazione: la Casa è un luogo stupendo nella sua imponenza, ostile verso chi non lo conosce quanto generoso con le sue risolse per le persone che prendono coraggio e decidono di esplorarlo.
Mi è piaciuta decisamente meno la risoluzione sull'identità di Piranesi, sia per quanto riguarda il suo nome sia per il rapporto con il Profeta, che mi aspettavo sarebbe stato molto più stretto. Questo rende l'intervento del Profeta stesso poco incisivo, così come tutte le macchinazioni dell'Altro; diciamo che in generale, i personaggi secondari non mi hanno troppo convinta, ad eccezione di 16 forse, perché l'importanza del suo ruolo non viene ingigantita senza ragione.
Per concludere, un'osservazione marginale sull'edizione italiana. Come sempre la traduzione e la cura della parte grafica di Fazi sono ineccepibili, ma ho delle riserve sulla scelta della collana. Avevo notato il problema già ne "Il mare senza stelle" ma in quel caso il target new-adult poteva fare da attenuante, qui però ci troviamo di fronte ad un titolo per adulti sia nei toni che nell'età per personaggi, quindi non capisco la scelta di optare per la collana LainYA che -come dice il nome stesso!- si rivolge ad un pubblico di adolescenti. Si ha l'impressione che, negli ultimi tempi, Fazi stia tentando di vendere come "per tutti" dei romanzi che per loro natura sarebbero piuttosto di nicchia.
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Commenti
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Purtroppo è una pessima abitudine degli editori italiani considerare ciò che è (anche solo larvatamente) fantasy, come letteratura infantile, quando, invece, il più delle volte, è necessaria una coscienza e conoscenza da adulti (colti?) per apprezzarne tutti i risvolti. Ormai ho fatto l'abitudine e non mi scandalizzo più: del resto toccò la stessa iniziale ghettizzazione perfino al Ciclo dell'anello!