Dettagli Recensione
Gradevole ma confusa
Mi è difficile recensire questo libro perché se da una parte la storia in sé mi è piaciuta, dall’altra l’ho trovata a tratti di difficile comprensione. Molte descrizioni (come le battaglie di magia) mi sono sembrate confusionarie, mentre alcuni fatti sono rimasti insoluti o poco chiari (la maledizione scagliata su Howl: non ho capito che senso aveva, se alla fine si è spezzata o se ci sia mai davvero stata).
La storia di Sophie che cade vittima di un sortilegio e che cerca aiuto presso il Mago più potente e temuto è carina, ha delle belle trovate e molte originalità che chi ha visto il cartone di Miyazaki avrà subito presente. Devo dire che il suo personaggio mi ha provocato motti di stima e di stizza a seconda del suo comportamento, ma nel complesso mi è piaciuto. Diversamente da Howl, che è un giovane vanesio, volubile e capriccioso che dorme in un letto talmente lercio da avere le lenzuola grigie. Poco importa se alla fine non è esattamente come ci è stato descritto per tutto il romanzo: resta capriccioso e poco incline alla pulizia (se non a quella personale, come ci viene molte volte detto e ridetto), anche se più premuroso di quanto pensassimo.
Ma il libro non ruota solo intorno a Sophie e Howl. È infatti disseminato di personaggi che, alla fine, scopriremo essere tutti interconnessi tra loro (in modi più o meno chiari…). Ci sono Michael, le due sorelle di Sophie, il Re, Suliman, Justin, Fanny, Fairfax, Calcifer e lei, la Strega delle Terre Desolate, colei che dà il via alla storia. La Strega brama il potere di Howl e del suo demone del fuoco Calcifer, ma prima di arrivare al Mago deve trovare il suo punto debole. È per questo che si rivolge a un personaggio che per me è stato un vero enigma comprendere. Perché di fatto… era uno? O erano due? E perché proprio lui/loro? Onestamente… non l’ho capito. Anzi se qualcuno che ha letto il romanzo riesce a spiegarmelo, gliene sarei davvero grata, perché ci sto ancora rimuginando sopra.
In conclusione, libro carino ma dimenticabile, confuso e scarso di descrizioni (il mio immaginario si è dovuto aggrappare per forza di cose all’animazione di Miyazaki, perché la scrittrice non è riuscita a farmi immergere nel mondo che ha creato). È un peccato perché, ripeto, seppur la storia sia gradevole, è penalizzata dal come è stata gestita.
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Commenti
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Se poi con gli altri due libri si chiarisce altro, non saprei. Onestamente non credo li leggerò. Anche perché sì, non sono di facile reperibilità. In libreria ho trovato solo questo e il secondo. Del terzo volume neanche l'ombra.
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Però suppongo che l'enigmaticità della storia dipenda soprattutto dal fatto che questo romanzo fa parte di una trilogia che si è conclusa, in Italia, solo nel 2008 o 2009. Adesso la Mondadori ripubblica tutti e tre i romanzi (Il Castello errante di Howl, Il Castello in Aria e La Casa per Ognidove) in un'unica edizione, costosetta, ma varrebbe la pena procurarsela.