Dettagli Recensione
déjà vu
C'era una volta una ragazza che da un posto caldo e soleggiato, si trasferisce nel gelido e freddo Maine a casa della nonna acquisita che, come regalo di benvenuto le fa trovare una bell'auto nuova ed attrezzata per la neve e il gelo.
Il primo giorno di scuola la ragazza esce di casa e oops, scivola.. in qualche modo riesce ad arrivare a scuola dove diviene improvvisamente il centro dell'attenzione di tutti, soprattutto dei più bellocci della scuola... ovviamente il belloccio è bello e misterioso.
Ricorda nulla?
Scusate, ma se volevo rileggermi Twilight, me lo rileggevo, di certo non ho voglia di leggermi un surrogato.
Devo ammettere però che, passata la sensazione di già letto, si possono osservare diversi dettagli. La protagonista è buffa e il suo strano modo di elencare le fobie mi ha divertito e interessato, perchè, diciamo la verità, chi avrebbe mai pensato che esiste un nome per la paura che il burro di arachidi ti si attacchi al palato??
La trama si evolve in parte inaspettatamente anche se, ora che ci ripenso, abbastanza piattamente. Non si percepisce il pericolo, la tensione, solo un testo che scorre velocemente.
Un punto a suo favore è stato infatti lo stile scorrevolissimo, tale da garantirmi la lettura in due giorni..
Tutto sommato è stata anche una lettura piacevole ed è stato un utile stacco da letture più pesanti.
P.S. Cara scrittrice, se i vampiri li chiami Pixie, ma la sostanza rimane invariata, rimangono sempre vampiri anche se li fai diventare blu/lividi.
P.P.S. tutti questi adolescenti che trovano spiegazioni "logiche" per pixie, vampiri e licantropi con una semplice ricerca su internet... ma che motore di ricerca usano??
Indicazioni utili
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- no