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Un mondo parallelo
In un continente immaginario di nome Westeros, dove le estati e gli inverni durano decenni, in una società di stampo medievale al di fuori del tempo e dello spazio, sette regni sono dominati dal trono di spade, dove siede re Robert Baratheon, che lo ha conquistato strappandolo all’ultimo sovrano di una dinastia secolare, il re folle Aerys Targaryen, durante una sanguinosa ribellione quindici anni prima. La breve parentesi di pace, però, sta per concludersi: mentre la regina Cersei Lannister e la sua famiglia tramano nell’ombra per rafforzare il loro potere e nascondere oscuri segreti, mentre sul continente orientale, al di là del Mare Stretto, Viserys e Daenerys Targaryen, gli ultimi discendenti del re folle, radunano un esercito per riconquistare i sette regni, mentre all’estremo nord del continente i Bruti – uomini selvaggi e senza re – e gli Estranei – pericolose creature sovrannaturali che nessun uomo può sconfiggere – premono sulla Barriera, l’immensa parete di ghiaccio creata per proteggere Westeros, la morte improvvisa e misteriosa del primo cavaliere del re mette in moto una catena di eventi che potrebbe portare ben presto alla guerra.
Con uno stile elegante, coinvolgente, accuratamente descrittivo senza mai essere prolisso, nel primo volume della serie Le Cronache del ghiaccio e del fuoco Martin conduce alla scoperta di un mondo fantastico la cui complessità e ricchezza di dettagli lasciano senza fiato. L’alternanza costante dei punti di vista vivacizza la narrazione e spalanca una panoramica ampissima sul gran numero di personaggi – tutti a loro modo protagonisti, anche coloro che appaiono meno significativi nelle complesse trame politiche che ruotano intorno al trono di spade – e di vicende principali e secondarie che si intrecciano e si separano di continuo, delineando un immenso affresco nel quale il lettore si ritrova completamente immerso e quasi intrappolato. Tra banchetti, tornei, battaglie sanguinose, intrighi, alleanze, rivolte, cavalieri con armature scintillanti d’oro e di pietre preziose, dame vestite di sete e velluti, castelli, accampamenti, prostitute, re, cantori, mercenari, principi in esilio, il brulichio incessante dell’universo creato da Martin non cessa di ammaliare e stupire fino all’ultima pagina, lasciando al lettore la sensazione straniante di aver visitato un mondo parallelo più concreto di quello in cui vive e un’unica, martellante domanda: «Cosa succede dopo?».