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CENERENTOLA A CACCIA DI MISTERI
All'inizio confondevo il titolo di questo libro con il famoso ' Il Castello Errante di Howl' di Diana Wynne Jones (lettura straconsigliata, guardate anche il film animato se vi va) tra cui il terzo e ultimo capitolo della trilogia, ovvero Il Castello in Aria. Ma ovviamente si tratta di tutt'altra storia, fitta di neve e misteri, con un'atmosfera 'cozy' descritta molto bene, percepibile, che ti fa venire voglia di sorseggiare una deliziosa bevanda fumante vicino al caminetto acceso leggendo un libro. Parliamo infatti della soave e suggestiva Germania! Mi sono immersa in questo libro mentre rileggevo contemporaneamente L'Estate delle coincidenze di Ali McNamara (altra lettura consigliata!) dove visitavo l'Irlanda insieme alla protagonista a caccia di immobili nel verde vasto e brillante; due panorami incantevoli, uno che richiama l'inverno, l'altro che richiama la primavera e l'estate.
Fanny Funke, la genuinamente simpatica e normalissima protagonista di questo romanzo auto-conclusivo, lavora al Castello tra le nuvole come apprendista/bambinaia. Si tratta di un albergo di lusso molto antico, stile vittoriano, che trasuda sia fascino che usura. Tra i misteri sopracitati compare una gatta tigrata che si narra sia lì da tempo immemore, vista e viziata esclusivamente dal personale di servizio e mancata puntualmente dal direttore antipatico e scorbutico. Vi sono inoltre tubature sospiranti, lavandini bizzosi, taccole amichevoli, e ospiti che nascondono dei segreti... Tra cui spicca un bel ragazzo in gamba capace di arrampicarsi sui cornicioni come Spiderman.
È la prima volta che m'imbatto in una protagonista diciassettenne che ha lasciato gli studi di sua volontà per trovare la propria strada attraverso un percorso lavorativo umile, seguendo la sua natura; dopotutto ogni persona è un mondo a sé stante, e generalizzare le esperienze di vita dandole per scontate - scuola, lavoro, matrimonio, figli - rischia di suonare forzato, ridondante e banale anche nei libri.
Il romanticismo non è il punto cardinale di questa storia, e d'altronde perché mai dovrebbe esserlo? Seppur marginale, riesce comunque a intrattenere il lettore.
Lo stile di Kerstin Gier mi ha catturata fin dalla Trilogia delle Gemme. Le sue storie sono particolari, divertenti e interessanti. Ammetto però che alcuni punti qui mi sono sfuggiti, come ad esempio l'attrazione lampante che sboccia tra Fanny e Ben (il figlio del proprietario dell'albergo), che salta fuori totalmente inaspettata: all'improvviso vogliono passare il loro tempo assieme, neanche pochi giorni dopo l'incontro tra Fanny e Tristan? È stato talmente repentino da lasciarmi sgomenta, in quanto mi aspettavo che venisse approfondito subito e maggiormente il personaggio di Tristan, aka Spiderman. Questo triangolo amoroso è sfumato e un po' confusionario.
Ci sono frasi e dettagli (pochissimi) che mi hanno fatta accigliare, non so se la causa sia la traduzione del testo o qualche punto che ho mancato io nella lettura. Ad ogni modo, questo racconto è scorrevole e piacevole. Un mix ben dosato di fantasy, thriller e mistero.