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OCCULTATI SPECIALI
La casa dei ragazzi speciali è ad oggi il primo di quattro libri scritti dallo scrittore statunitense Ramsom Riggs, ed ispirato da una serie di fotografie antiche e molto particolari raccolte per passione dall'autore stesso.
Il libro mette a nudo la psiche di un ragazzo di estrazione benestante, annoiato dalla sua vita già programmata dai genitori che lo vedono a capo dell’impresa di famiglia. Jacob, questo il nome del ragazzo, ha in verità un rapporto più stretto con il nonno Abraham Portman che con i genitori, con quel nonno orfano nato in una famiglia ebrea in Polonia che ha vissuto la guerra e racconta storie straordinarie.
Ma dove si trova il limite tra fantasia e realtà? A quali mostri si riferisce veramente il nonno nei suoi racconti? Ai mostri della guerra e dello sterminio razzista oppure i suoi mostri sono altri? Cosa lo ha fatto divenire ciò che è, una vita difficile per le perdite dei genitori o la lotta quotidiana per difendere la sua nuova famiglia? E quale è realmente la sua famiglia?
Sarà Jakob, o Jake come lo chiamano tutti tranne il nonno, a dover far luce sui numerosi misteri ereditati dal progenitore, Jake, che non riesce ad emergere del tutto dal trauma dopo che nonno Abraham gli è morto tra le braccia ferito senza scampo da qualcosa di indefinito ma che la ragione giustifica in mille modi senza essere mai convincente del tutto. Niente quadra tra la sua conoscenza di Abraham e quanto gli dicono razionalmente familiari e psichiatra.
Le ultime criptiche parole del nonno, trova il falco, vai nell'anello e quella data, 3 Settembre 1940, riassumono il mistero di questo libro, un mistero che solo Jake ha le capacità di scoprire, anche se non lo sa ancora.
Ed è prospettando alla famiglia, che non lo comprende e con la quale riesce solo a fingere di essere sereno, una possibile guarigione che riesce a farsi portare dal padre a Cairnholm, paesino anacronistico su un’isola a largo del Galles rimasto ai generatori, alle lampade al Kerosene ed ai bagni fuori casa, il luogo in cui pensa di poter trovare le risposte alle stranezze del nonno e forse di trovare sé stesso.
Sarà qui che incontrerà i ragazzi speciali, ragazzi “diversi”, che per sfuggire alle persecuzioni ed alle discriminazioni vivono in un luogo remoto celati al resto del mondo in un anello temporale che da un lato li protegge dal mondo esterno e dall'altro li tiene prigionieri, nella ripetizione infinita dello stesso giorno, che gli impedisce di crescere ma non di ricordare e di essere quindi consapevoli di essere in una prigione dorata dalla quale mai potranno uscire.
In un mondo come quello moderno popolato di supereroi in un clima di spettacolarizzazione delle capacità fuori dal comune questo libro, in cui i dotati di capacità speciali si nascondono, porta forse una ventata di riscoperta freschezza.
La lettura del libro è estremamente scorrevole, le foto inserite a corredo del testo sono le medesime raccolte dall'autore, fonte di ispirazione e curiosità, portano il lettore sempre alla ricerca della falsificazione ma insinuano al contempo il dubbio quel tanto da essere funzionali alla storia.
Per chi ha visto l’ottimo film di Tim Burton è poi interessante vedere le notevoli differenze tra libro e film, che in effetti è liberamente tratto dal libro e, seppur seguendone la trama in generale, non ne segue fedelmente gli eventi né esibisce personaggi particolarmente attinenti al libro. Basti pensare che i poteri di due degli speciali vengono invertiti, che viene dato rilievo a personaggi che sono solo marginali sulla carta stampata di questo prima libro ma che spero vengano sviluppati nei successivi e, addirittura, vengono create appositamente per il film porzioni di trama e soluzioni spettacolari ma assolutamente inesistenti nel testo, ove quasi tutto si svolge sull’isola di Cairnholm.
La scoperta delle capacità stupefacenti dei bambini, della loro direttrice mutaforma e del loro mondo ristretto affascina e porta a pensare. Alcune di queste capacità non sarebbero in alcun modo celabili al mondo esterno così pieno di pregiudizi, questo giustifica il loro isolamento forse più della difesa dalle perfide creature che cercano gli anelli per cibarsi dei loro abitanti e lenire le proprie sofferenze. Ma per Jacob tutto questo sarà sufficiente a rinunciare alla vita in quello che per lui era il mondo reale? E questi bambini centenari troveranno la forza per uscire dalla loro comoda prigione per affrontare il mondo?
Inutile dire che leggerò senz'altro i volumi successivi, incuriosita da questo libro introduttivo che lascia intendere di avere ancora molto da raccontare.
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