Dettagli Recensione

 
Shadowhunters. Città degli angeli caduti
 
Shadowhunters. Città degli angeli caduti 2018-02-27 12:16:41 ClaudiaM
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
1.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
ClaudiaM Opinione inserita da ClaudiaM    27 Febbraio, 2018
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

SI CONTINUA COL N°4!

La trama riprende da dove eravamo rimasti con la prima trilogia: Jace, tornato in vita grazie al desiderio di Clary espresso all’Angelo Raziel, sembra subire qualche effetto collaterale; Alec e Magnus sono in vacanza in giro per il mondo; Simon si incontra sia con Maia che con Izzy, e Clary cerca di capire perché Jace la tiene lontana (di nuovo, aggiungerei). Ma mentre i personaggi continuano a vivere la loro vita, in città iniziano ad accadere cose strane: bambini deformi trovati morti, Shadowhunters assassinati, un nuovo lupo mannaro che dice di voler proteggere il Diurno. Presto il gruppo dovrà ricompattarsi per risolvere non pochi problemi, un nuovo cattivo farà la sua entrata a effetto e… beh, il resto leggetelo.
La storia mi è piaciuta e resta ovviamente parecchio aperta sul finale (libro 5 appena cominciato!). Quello che continua a non andarmi proprio giù è il personaggio di Clary (mi dispiace, è più forte di me, a tratti ho anche sollevato gli occhi al cielo durante la lettura!), ma per fortuna si bilancia con gli altri co-protagonisti. Simon è un grande come sempre, Isabelle l’ho rivalutata (in senso positivo) e Alec e Magnus sono semplicemente perfetti, peccato che compaiano poco rispetto agli altri. Per quanto riguarda Jace, ogni tre per due viene rimarcato quanto sia pallido, con le guance scavate, gli zigomi sporgenti, le fossette sulle tempie e le borse sotto gli occhi… Un fiore, insomma! Quello che mi ha dato fastidio non è tanto il fatto che il belloccio di turno non abbia proprio i tratti tipici… beh, di un belloccio, poiché ci sono dei buoni motivi sul perché Jace sia così stravolto. Quello che mi ha dato fastidio è stato invece leggerlo davvero quasi in ogni paragrafo.
Gli scrollamenti di spalle, devo ammetterlo, questa volta non li ho contati. All’inizio erano davvero troppi e mi ero stancata di recuperare la matita per segnarli. Tuttavia, a occhio, mi è parso che ce ne siano stati un po’ meno. Diciamo che lo stile (o la traduzione?) ha degli alti e bassi allucinanti, da descrizioni encomiabili a errori banali che fanno cascare le braccia (le ripetizioni, accidenti! Basta tenersi affianco un dizionario dei sinonimi e contrari mentre si scrive! E poi neanche, perché perfino Word suggerisce i sinonimi delle parole!).
Quindi, che dire, se avete letto gli altri romanzi, perché fermarvi? Serve per passare qualche ora avvolti in un mondo che stuzzica non poco la fantasia!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
30
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La mezza guerra
L'impero delle tempeste
Regina delle ombre
Mezzo mondo
La corona di fuoco
Fable
La lama dell'assassina
The Falconer. La trilogia
Tredici lame
La moglie del califfo
Redemptor
Il regno delle ceneri. I libri di Ambha
Arianna
La dea in fiamme
Shorefall
Se Mefistofele sbaglia Faust