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La rivincita dei ribelli
Con “Rebel. Una nuova alba” Alwyn Hamilton conclude quella che è l’avventura di Amani, Jin e tutti gli altri protagonisti che abbiamo imparato a conoscere nello sviluppo della saga. E vi riesce attraverso un romanzo semplice, genuino, con i giusti colpi di scena e susseguirsi di avvenimenti. Il risultato finale è quello di un componimento che riesce a non stonare con quelle che erano state le avventure precedenti, che anzi, vi si conforma avvalorandole, e che per questo ne facilita lo scorrimento. Chi legge, si immedesima nel succedersi dei fatti e non fatica nel conoscerli.
Nello specifico assistiamo al tentativo dei ribelli di liberare il loro Principe nella mitica città di Eremot e partecipiamo, ancora, alla riorganizzazione dello sparuto esercito per attaccare e sconfiggere il Sultano. In particolare, i nostri eroi dovranno trovare un modo per abbattere la cupula-muraglia eretta dai congegni di colei che un tempo era loro alleata, da colei che di fatto li ha traditi. Dispositivo, quest’ultimo, che per poter essere disattivato richiederà il pagamento di un altissimo prezzo.
Non mancheranno altresì, gli sviluppi dal punto di vista sentimentale ed emotivo, nonché quelli relativi ad ogni singolo personaggio che volume dopo volume è stato caratterizzato da una maturazione in crescendo sufficientemente apprezzabile.
Lo stile narrativo non presenta particolari innovazioni confermandosi non propriamente erudito, lineare e non impegnativo e dunque rendendosi adatto alla riscoperta di un pubblico tanto più adulto quanto più giovane.
In conclusione, un degno finale per una trilogia pulita, mai volgare, avvincente, originale, ben scritta, ben caratterizzata tanto come ambientazioni che per soggetti presentati e ben strutturata.
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mi ritrovo pienamente nelle tue parole.
Fede