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EPICITÁ ALLO STATO PURO
Ecco a voi il sesto capolavoro di Erikson: i cacciatori di ossa!
Con questo libro la saga dei caduti di Malazan si amplia ma allo stesso tempo si schiarisce e tu, ormai preso nel vortice del mondo eriksoniano, non riesci più a fermarti nella lettura.
Si perché i cacciatori di ossa parte in modo tranquillo quasi troppo per poi aumentare di livello come un'iperbole con una conclusione indimenticabile.
L'aggiunto Tavore è un tutt'uno con il suo esercito, il quattordicesimo, il sentimento e la tensione per la guerra in corso è palpabile ed è memorabile la guerra di guerra di Y' Ghatan che battezza appunto i soldati che verranno chiamati cacciatori di ossa. La scena di questa guerra in particolare che dura parecchi capitoli è un'insieme di ansia e speranza per la sopravvivenza dei soldati che ti stanno a cuore.
Il padrone del mazzo Ganoes Paran ci mostra un po' dei suoi trucchi ora che ha questo potere e ci lascia di stucco la sua abilità e furbizia.
Mappo Runt ci spezza il cuore più e più volte.
Ben lo svelto è una bomba, il dado truccato che tutti vorremmo.
Kalam..non riesco a parlare di Kalam perché la conclusione mi ha distrutto. Un personaggio così potente e formidabile da non aver uguali in abilità fisica e tattica.
Dopo qualche libro finalmente rincontriamo l'imperatrice Laseen che è colei che muove i fili dietro le quinte (o quasi).
Troviamo anche dalla casa delle catene Trull Sengar e Onrack a proteggere un trono importante.
Finalmente Fiddler suonerà il suo violino, una melodia unica che ti sembrerà quasi di sentire attraverso le pagine.
Altri personaggi altrettanto importati hanno la loro storia e le loro avventure e il Dio Storpio continua a muoversi ora che è nel pantheon degli dei.
Cosa succederà dopo tutte queste guerre e queste storie, lo sapremo solo continuando la lettura.
Ringrazio di aver iniziato questa saga!