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Fresco come un ruscello e oscuro come un Nazgul
Come ogni buon ragazzo della mia età che si rispetti sono stato introdotto nella Terra di mezzo dalla trasposizione cinematografica del regista Peter Jackson. Non me ne rammarico poichè tale opera è pregna di elementi che vanno ben aldilà della semplice trasposizione cinematografica eppure....Eppure avrei voluto essere "iniziato" al mondo di Tolkien tramite il libro dello stesso. La compagnia dell'anello,lo comprai riluttante in un estate di 3 anni fa e lo lasciai in mensola a prendere polvere per almeno 2 anni e mezzo. Non riuscivo mai ad avere il giusto coraggio per iniziare l'opera magna di Tolkien...ma finalmente dopo tanta riluttanza presi questo volume e lo iniziai a leggere. Jackson è stato bravo oppure un'opera di tale calibro e precisione era impossibile renderla brutta?
Tolkien apre il libro con uno squarcio sulla contea,che è come sempre a dir poco meraviglioso,riesco a vedere i verdi prati lussureggianti dove ogni abitante ama trascorrere il suo tempo. Beh la trama non penso che abbia bisogni di altre ripetizioni, però per quei pochi che non lo sapessero il libro tratta temi che vanno ad affondare le loro radici nella mitologia norrena e in quella bretone. Si parla di cavalieri,di re,di oscuri signori e di oggetti magici tra cui spicca l'unico anello.
Nel attraversare la terra di mezzo mi sono sentito trasportato da due correnti alternate,in certi passaggi mi sentivo sospinto da una brezza leggera e fresca come la voce della moglie di Tom Bombadil ma a volte calavano le nubi e la brezza si trasformava in un vento che ululava e che ricordava a noi tutti l'ombra che aleggia sopra i nostri eroi.
In molti vedono dei collegamenti e dei significati profondi nell'opera di Tolkien ma io non ne vedo nessuno,ciò non vuole sminuire l'opera del maestro inglese ma anzi vuole rafforzarne ogni aspetto perchè non ha secondi fini ma ha solo uno scopo...il raccontare. Raccontare una storia che lega tanti elementi,tanti personaggi,tante mitologie per andare a creare un'unica grande epopea che ormai ha i suoi anni ma che molti scrittori dovrebbero prendere come esempio. Il signore degli anelli-la compagnia dell'anello è un vecchio saggio da cui tutti dovrebbero andare per chiedere consiglio e non per cercarne i significati più o meno velati. E' un saggio che racconta storie che sono in grado di raccontare storie che appassionano generazioni diverse ma che le fanno convergere in questo grande mondo che è la terra di mezzo.
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Commenti
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Comunque sul fatto delle storpiature del soggetto del signore degli anelli concordo... molti scrittori hanno palesemente copiato ma ahimé io non tenevo in conto certi tipi di scrittori quando stavo scrivendo la mia recensione
Marta
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recensione molto bella, la condivido davvero in pieno!
Solo una precisazione: quando dici "è un vecchio saggio da cui tutti dovrebbero andare per chiedere consiglio"... Per la verità moltissimi hanno non solo chiesto consiglio, ma anche copiato bene o male...