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Il trono di spade. Il grande inverno
 
Il trono di spade. Il grande inverno 2017-03-01 16:33:29 Rebel Luck
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Rebel Luck Opinione inserita da Rebel Luck    01 Marzo, 2017
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Ferro, parole e ghiaccio.

Premessa:
Avevo chiuso con i libri Fantasy da oltre 15 anni, in passato ne divoravo ma poi sono passato ad altri generi che sono stati in grado di ”carpirmi e nel buio delle pagine trascinarmi”. Nell' Ottobre del 2012 mia sorella mi ha passato la prima stagione televisiva di questo ”Trono di spade”… Ed io senza troppo interesse sono andato a guardarmela, senza troppe pretese….
...CONQUISTATO!
Immediatamente, sono andato a comprarmi il primo libro: Il trono di spade-Il grande inverno. Vol. 1-2 (corrisponde ad A Game of Thrones), effettivamente sono stato diverse ore in internet per dare una logica o un ordine o almeno per capire quale fosse il primo… Non sono un asso col PC.
Il Libro si è rivelato un vero e proprio CAPOLAVORO! Non ho perso altro tempo e mi sono immediatamente preso anche i due seguiti: Il trono di spade. Il regno dei lupi e La regina dei draghi. Vol. 2 (corrisponde ad A Clash of Kings), Il trono di spade. Tempesta di spade-I fiumi della guerra-Il portale delle tenebre. Vol. 3 (corrisponde ad A Storm of Swords). PIU’ CHE LETTI DIVORATI!

Questo è appunto il primo capitolo della saga, pur essendo di ambientazione "fantasy", la storia è credibile, le leggi della fisica sono rispettate, ed il "medioevo" descritto è molto simile a quello studiato sui libri di storia.
Le tematiche trattate sono molto "adulte", questo è decisamente anomalo per un fantasy, ma è chiaro fin da subito che il lettore che lo zio Martin vuole attirare, non è il bambino, non è il preadolescente, ma è un adulto vaccinato.
Poca avventura, poco fantasy, molti intrighi, per un libro che rapisce sin dalla prima pagina, ma che ha la forza di magnetizzarti alle sue pagine da una prosa ed una strategia di scrittura furba e ben studiata.
Martin è vecchio del mestiere, e qui di "mestiere" ne usa in abbondanza.
CAPOLAVORO quindi, e non esagero, perché questo libro è perfetto in tutto, anche nel finale che ti spiazza, che non ti aspetti, e che ti spinge a comprare il seguito...
Commerciale, commerciabile e facilmente consumabile, nonostante la mole spropositata si legge rapidamente, gli innumerevoli personaggi descritti sono ben caratterizzati e non si fa per niente fatica a seguire i vari punti di vista.
Chiudo semplicemente consigliando il libro, vale la pena leggerlo, è appassionante ed il tempo speso viene ricompensato dalle emozioni regalate.

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