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La casa per bambini speciali
Questo libro è un ottimo esempio di quando uno scrittore possiede ottimi ingredienti per creare un romanzo di successo e poi non riesce a sfruttarne appieno le potenzialità.
"La casa per bambini speciali di Miss Peregrine" parte infatti da ottimi presupposti: bambini con poteri speciali, un protagonista ignaro della propria condizione, un'isola misteriosa..
Peccato purtroppo che lo sviluppo iniziale di questa idea sia stata lenta e, a tratti, deludente. Potrei quasi affermare che gran parte del romanzo è stata una lunga introduzione.
Spesso ho perdonato questo genere di lungaggini se si trattava di un romanzo appartenente ad una serie, un romanzo pertanto che non poteva rimanere contenuto in un unico libro e che richiedeva, quindi, di un adeguato background per poter procedere agevolmente attraverso tutti i libri.
"La casa per bambini speciali di Miss Peregrine" è sia il primo libro di una serie, sia un libro autoconclusivo. Infatti nasce come autoconclusivo ma, sulla scia del successo, lo scrittore ha deciso di crearne una serie, probabilmente aiutato da un finale non consono ad uno stand alone. Non posso pertanto perdonare la leggera noia che mi ha colto all'inizio.
Ma non vi sono solo aspetti negativi. Ho apprezzato le foto disseminate all'interno del romanzo, quasi a creare un sorta di prova fotografica del romanzo. Documentandomi, ho scoperto che le foto sono originali e sono state tutte acquistate nei mercatini, solo alcune sono state modificate ad arte per rispondere ai fini del romanzo. Un'idea molto interessante e apprezzata.
Purtroppo però il "ritmo" gioca a sfavore di questo romanzo, tanto lento all'inizio, quanto precipitoso nella sua conclusione.
Lo stile invece mi è piaciuto e ho apprezzato il mondo creato nella "bolla nel tempo", i suoi dettagli e la capacità dello scrittore di farti immergere nel mondo da lui creato.
Il protagonista principale Jacob mi ha ricordato un po' Harry Potter, il prescelto, proprio per la natura delle sue "capacità" (e che dire di Miss Peregrine che ricorda terribilmente la professoressa Minerva McGranitt??).
L'ingresso nel "mondo" invece è in stile "Alice nel paese delle meraviglie"...
Questi non sono difetti o pregi però, sono semplici constatazioni...
Non so, sinceramente, se leggerò i seguiti di questo libro. Sono generalmente sospettosa dei libri creati "sulla scia del successo". Solitamente "allungano il brodo" e sono una delusione su tutti i fronti, ma mai dire mai!!