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LA LAMA SOTTILE
Solitamente non amo i romanzi che vogliono per forza insegnarmi cosa è giusto e cosa è sbagliato e La Lama sottile si avvicina pericolosamente a questo.
Infatti, se nel primo libro abbiamo apprezzato la trama, con questo aletiometro in grado di poterti predire il futuro se letto attentamente, il mistero della polvere e del legame con il proprio daimon, il tutto contornato da un leggero (o almeno per quanto ricordo) accenno alla religione, non possiamo dire altrettanto del secondo libro della trama.
"La Lama sottile" non solo presenta una trama risicata a pochi fatti cruciali, anche se con qualche personaggio in più, ma è fortemente incentrato sull'aspetto religioso, sul peccato originale e il collegamento con la polvere...
Lo stile di Pullman invece è sempre scorrevole e piacevole. La capacità e la facilità con la quale riesce, con pochi tratti a creare due mondi diversi, la Oxford di Lyra e quella moderna da cui proviene il nuovo coprotagonista Will.. Devo ammettere che questi universi paralleli mi hanno un po' ricordato la saga della Torre Nera di King, con queste porte che si aprono su tempi e mondi differenti, anche se qui abbiamo un coltello che fa squarci e apre finestre su un nuovo mondo.
Che dire infine, la curiosità per procedere con la lettura mi è rimasta e sicuramente leggerò anche l'ultimo libro, ma non ho alte aspettative.