Dettagli Recensione
E' se fosse tutto nella nostra mente?
Quando ho visto in TV la pubblicità sull'ultimo lavoro del visionario Tim Burton, non ho potuto fare a meno di leggere il romanzo (mai vedere prima il film e dopo leggere il libro).
Lo stile mi ha catturato sin da subito. La trama e scorrevole e accattivante. I colpi di scena ben misurati. Queste genere fantasy si avvicina più al romanzo nero inteso come gotico. L'autore infatti non si esime dal descrivere case diroccate, sotterranei, ambienti cupi e tenebrosi e non manca una certa unione fra storia d'amore e di terrore. Il tutto accompagnato da immagini inquietanti che credo siano state proprio la fonte di ispirazione del romanzo. Propriamente non è un romanzo adatto a chi apprezza più il fantasy dei primi "Harry Potter".
La prima metà del romanzo è sicuramente la parte più piacevole, i personaggi da scoprire sono molto interessanti e la storia si delinea man mano lasciando assaporare il gusto dell'ignoto. Nella seconda metà del romanzo i giochi sono fatti, pochi dettagli da aggiungere e solo azione fino alla fine.
Naturalmente, non faccio spoiler nel dirlo poiché i tre romanzi della serie hanno già un paio d'anni, per sapere coma va a finire dovrò leggere i successivi episodi.
Sono un po' di anni che vanno di moda i romanzi in cui sono presenti due realtà parallele tra persone normali e diverse, tuttavia, questo mi ha toccato particolarmente proprio perché gli "speciali" sono bambini, anche se la genialità dell'autore li rende a suo modo dei vecchi. Questo profondo messaggio sulle diversità è suggerito, dall'autore stesso, dall'ambientazione storica. Se solo pensiamo ai nazzisti e gli ebrei rietti, ma il concetto può essere esteso alle lotte razziali di Martin Luther King (anche se i ragazzi si difendono più come Malcolm X) e purtroppo a tanti altri esempi e a tante altre epoche.
Sicuramente consigliato a chi ama la lettura in genere.