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Profumo di lillà e uva spina
Lo ammetto: non conoscevo questo romanzo, nonostante mi piacciano molto i fantasy. Poi, un giorno, è comparso dal nulla: i miei amici nerd hanno iniziato a consigliarmelo, ovunque si vedeva la pubblicità dei videogiochi tratti dalla saga. Con così tante opinioni positive non potevo non leggerlo! In effetti, il romanzo è quasi perfetto.
I personaggi hanno tratti umani che li rendono vicini al lettore e lo fanno sentire un compagno d'avventure di Geralt e Ranuncolo. Geralt è uno strigo, un cacciatore di mostri, necessario alla società ma da essa temuto ed odiato: la sua vita è difficile e sente continuamente come questa sia in cambiamento costante, insieme alla società in cui vive. I mostri che dovrebbe cacciare, infatti, si sono ormai integrati tra la popolazione ed il lavoro per lui e tutti quelli come lui sta diminuendo: insomma, i mostri non sono più mostri.
Ranuncolo è invece il musicante, il personaggio divertente, un po' ingenuo, di quelli che di musica e poesia vivono, al punto che ogni esperienza li porta a scrivere o a pensare ad una ballata. è un personaggio che ci fa sentire la nostalgia per un posto mai visto ed in cui, fino a quel momento, non abbiamo mai desiderato di essere.
Abbiamo poi la saggia Nenneke, sacerdotessa di una dea che sa di tempi andati, lo stesso sentimento che proviamo leggendo tutto il romanzo.
Ed infine, c'è Yennefer, che già dalle prime allusioni promette di essere una presenza che dimenticheremo difficilmente: è una maga potente, al cui fascino non saprà resistere nemmeno il freddo Geralt, che pure, in quanto strigo dovrebbe essere immune all'amore e ad ogni sentimento. Qualsiasi cosa ci sia tra loro, è improvvisa, spaventosa ed inedita.
Le ambientazioni medievali sono perfettamente rappresentate ed evocate, grazie ad uno stile poetico ed elegante, che non manca mai di sorprendere. Un esempio? il profumo di lillà e uva spina l'ha sentito chiunque abbia letto il libro, insieme a Geralt. Tutto questo primo capitolo è un'introduzione alla trama vera e propria: ci vengono presentati i personaggi e conosciamo i luoghi in cui i protagonisti si troveranno ad agire: per questo motivo, tutto il romanzo è strutturato in episodi, che hanno il compito di darci le coordinate di questo mondo, per noi nuovo.
Ma prima ho detto che il romanzo è quasi perfetto: l'unica grande pecca, a mio avviso, è proprio la struttura del romanzo: nonostante abbia apprezzato ogni racconto, ammetto che la presenza di una trama lineare mi avrebbe aiutata ad immedesimarmi e ad apprezzare ancora di più la storia. Non è tuttavia un ostacolo troppo grosso, sebbene si impieghi un po' a capire cosa stia succedendo.
In definitiva, è un romanzo che consiglio veramente a tutti.