Dettagli Recensione

Top 50 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Emma alla sua prova più dura
La trilogia degli inizi giunge alla sua drammatica conclusione. Kate, Michael ed Emma dopo aver recuperato, tra innumerevoli pericoli, l'Atlante di Smeraldo (che fa viaggiare nel tempo e nello spazio) e quello di Fuoco (che consente di ridare la vita alle persone) devono trovare l'Atlante di Tenebra, quello noto anche come La resa dei conti, il libro della Morte. Starà alla più piccola, ad Emma, caparbia e irruente, dover affrontare la prova più dura, percorrendo luoghi in cui nessun altro essere vivente è autorizzato ad entrare, mentre il loro nemico, il Ferale Magnus, che ha assunto le forme di Rafe, il ragazzo amato da Kate, diviene sempre più forte e minaccia l'esistenza del Mondo stesso.
Riusciranno i tre ragazzini a uscire indenni dall'avventura che, secondo un'antichissima profezia, dovrebbe portare, invece, alla loro morte, quando i tre Atlanti saranno riuniti?
Il romanzo conserva tutti i pregi e tutti i difetti dei due che lo hanno preceduto. Lo stile, soprattutto nell'avvio, è sempre decisamente troppo sobrio ed infantile, con una pedantesca diligenza nel descrivere ambientazioni e sentimenti dei personaggi, quasi fosse raccontato da un ragazzino ad un amico più giovane.
Anche in questo volume, poi, ci sono un po' troppi luoghi comuni. Un esempio per tutti: i giganti, un po' stupidi e tanto sozzoni, somigliano troppo a quello tontolone di "Topolino e il fagiolo magico" mentre gli elfi sono ancora insopportabilmente snob, oltre ogni ragionevole accettabilità.
Tuttavia Stephens ha un dono quasi magico di catturare l'attenzione del lettore e, dopo un certo numero di pagine, si dimenticano e perdonano le ingenuità commesse e gli altri nei della storia per farsi prendere dalla narrazione. Si viene, così, inconsapevolmente, trascinati, come in un vortice, dalla storia che si evolve sino a giungere ad inaspettati momenti di vera grandezza narrativa, quando Emma dovrà percorrere luoghi davvero terrificanti (non dico di più per non svelare aspetti topici della storia) o quando, alla fine, tutto giungerà ad una straziante catarsi.
Probabilmente, della trilogia, questo è il volume migliore, perché i personaggi sono tutti cresciuti e meglio definiti e le vicende assumono anche aspetti epici; mentre Stephens, col tempo, ha affinato le sue doti di narratore.
Quindi, conclusivamente, un libro gradevole che vale la pena di leggere.