Dettagli Recensione
Una fiaba moderna e ammaliante
“Il castello errante di Howl” è una lettura rapida e non troppo impegnativa, eppure, appena giunta alla fine, mi ha presa la voglia di ricominciarlo immediatamente daccapo.
Come molti, mi sono avvicinata al libro dopo aver visto il film dello Studio Ghibli, ma mi sono presto resa conto che, a parte le prime trenta-quaranta pagine, c’era ben poco di corrispondente. Al gentile ed educato Howl del film corrisponde un capriccioso, vanesio e superficiale mago che tuttavia non perde il suo fascino e la sua centralità nella trama. È ciò che più ho apprezzato di questo romanzo: la caratterizzazione a tutto tondo dei suoi personaggi, ricchi di difetti più che di pregi, e capaci di evolversi in maniera naturale anche nelle sole 243 pagine.
Non credo si possa scrivere una vera recensione senza fare dello spoiler, quindi mi limiterò a semplici considerazioni: questo è il libro perfetto per chi cerca un po’ di incanto e di magia, per chi è capace di raccogliere tutti i micro-indizi e i dettagli e metterli insieme, per chi riesce e vuole leggere l’allegoria dietro ogni azione o rassegnazione dei personaggi e per chi pensa di aver fallito ancor prima di cominciare.
Questa è una storia di coraggio, sarcasmo e fragilità.