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Far Over The Misty Mountain Cold...
** Contiene Spoilers**
Lo Hobbit è l'opera con cui Tolkien ha per la prima volta presentato al pubblico il suo fantastico mondo, nel lontano 1937. Ed è anche stata la lettura da cui ho iniziato per avventurarmi in questo meraviglioso universo.
Lo Hobbit vuole essere una favola, adatta a tutte le età. Non vi sono le atmosfere epiche della trilogia del Signore Degli Anelli, ne tantomeno descrizioni dettagliate per quanto riguarda molti elementi. L'opera, perciò, va presa per quello che è.
Ho apprezzato moltissimo questo libro. Innanzitutto lo stile è davvero molto particolare e, spesso, anche parecchio divertente. Mi è capitato di ridere in alcune scene, grazie anche all'ironia di alcune descrizioni, scene e alcuni commenti da parte della voce narrante. La scrittura è davvero molto scorrevole e si fa leggere senza difficoltà. La traduzione delle canzoni e delle filastrocche è precisa e curata, dotata di una struttura metrica ben ricostruita in italiano. È stato fatto un ottimo lavoro anche nella formazione delle rime.
Durante la lettura mi sentivo assieme ai protagonisti. Insieme a loro ho riso, sofferto, cantato e ho persino avuto fame. Mi sono emozionata all'apparizione della Montagna Solitaria e la tensione è salita alle stelle mentre Bilbo si avventurava nelle viscere del giaciglio di Smaug. Ed è proprio questo il punto forte del racconto: il senso dell'avventura, del mistero, il fascino della leggenda e l'asprezza della realtà.
I personaggi dell'opera sono abbastanza numerosi, specie fra quelli principali. Alcuni dei compagni di Bilbo sono meglio caratterizzati e particolari di altri, mentre i cattivi sono davvero originali e sorprendenti, capaci di suscitare emozioni contrastanti. Se da una parte non si può non rimanere disgustati da Gollum, dall'altra è impossibile non provare tristezza e pena.
Il libro termina con il raggiungimento dello scopo dei protagonisti: la riconquista della Montagna. Finale intuibile, ma colmo di colpi di scena e svolte imprevedibili. La morte del Drago, la distruzione della Città sul Lago e, soprattutto, la battaglia delle cinque armate, sono aventi che rendono questo finale coinvolgente. Lo scontro fra i cinque eserciti, che mette a dura prova Bilbo e i suoi amici nani, specialmente Thorin, rivelerà la vera natura dei personaggi.
La battaglia non è stata descritta in modo esaudente come ci si potrebbe aspettare, difatti Bilbo sviene quasi all'inizio. Quello che si può sapere sull'esito della battaglia non è altro che un resoconto. Ma questa decisine dell'autore rispetta sicuramente il genere scelto, ovvero quello della favola.
Lo Hobbit è sicuramente il libro da cui iniziare per avventurarsi nel mondo mitologico creato da Tolkien, e dà sicuramente una buona infarinatura per godersi al meglio la trilogia che lo succede.
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