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Il nero dell'incertezza
Inizia tutto con una bella festa. Non poteva iniziare meglio Solo che non sarà una classica festa da compleanno, ma anche una festa di addio. E fu così che Bilbo sparì.
Diciasette anni dopo, Frodo viene avvertito del pericolo che sta corrando a tenere quel vecchio anello...deve partire subito. A differenza di Bilbo, frodo non deve decidersi in fretta (come fece Bilbo in Lo Hobbit) e cerca di rimandare il più possible la sua inevitabile partenza. Alla fine si decide e parte in compagnia.
Bhe questo è il libro dei viaggi, un po' come Lo Hobbit, ma risulta più ricco, più intrigante.
La prima metà del libro racconta del viaggio che gli hobbit (Frodo, Sam, Merry e Pipino) dovranno affrontare per arrivare a Gran Burrone. Nell'ultimo tratto saranno accompagnati da Grampasso.
Nella seconda metà del libro ai quattro e ad Aragorn, si aggiungono Gimli, Legolas, Boromir e Gandalf. Ma la partenza avviene solo due mesi dopo l'arrivo a Gran Burrone e l'inverno è ormai giunto. In effetti il loro primo nemico sarà la neve che li costringerà a prendere la via sottoterra dove perderanno la loro guida.
Dopo essere giunti alle amiche foreste di Lothlorien cercheranno di decidersi sulla strada da percorrere, ma senza Gandalf verranno sopraffati dall'indecisione.
Comunque la separazione della compagnia avviene senza troppi litigi: ci pernsano gli Uruk-hai.
Viaggio avventuroso costellato da mille ostacoli. Ma 'ostacoo più grande lo avranno dentr di loro: l'angoscia e la paura per un futuro ncerto ma inevitabilmente sofferente.
L'unione delle diverse razze potrebbe voler dire ch l'unione fa la forza. Bhe,non è questo il caso.
Ognuno di loro dovrà scoprire la propria forza e il proprio coraggio nel viaggio che li aspetta