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La fine di qualcosa è solo l’inizio di un’altra
Ultimissimo libro della serie The Mortal Instruments.
“Erchomai” – “Sto arrivando” dice Sebastian sul finale del libro precedente. E Sebastian mantiene sempre le sue promesse.
In quest’ultimo libro gli Shadowhunters si troveranno in grossissima difficoltà. Sebastian ha dichiarato guerra al popolo dei Nephilim e non si arrenderà facilmente.
Già nei primi capitoli troviamo gli Shadowhunters di tutto il mondo in fuga dai propri istituti, diretti alla città di Alicante. L’unico posto che garantisce loro protezione da Sebastian, che non si limita più a torturare gli angeli e a spaventare i nostri amici, ma, con la “nuova” coppa mortale attacca gli istituti e trasforma con la forza tutti gli shadowhunters che li abitano. Rendendoli diabolici e demoniaci.
Per la prima volta da “Città di Vetro” Clary, Jace, Alec e Isabel lasceranno i loro amici e “fidanzati” a New York mentre loro fuggiranno ad Idris con le loro famiglie.
Ma niente paura. Simon, Magnus, Maya e Jordan non resteranno con le mani in mano… anche loro faranno la loro parte!
Presto, “quasi” tutti insieme, combatteranno in un vero e proprio inferno. In un mondo parallelo, abitato da demoni di ogni tipo ma soprattutto da Sebastian che per l’occasione è addirittura stato promosso Rè.
Rè Sebastian, che dall’alto del suo trono d’avorio e oro aspetta con pazienza l’arrivo del gruppo per realizzare i suoi sogni di gloria. Distruggere il popolo dei Nephilim, quello dei mondani, quello dei nascosti ed in fine tutta la terra.
Sui due fronti troviamo: da una parte l’esercito di Sebastian, con le forze demoniache al gran completo e un gruppo di nascosti che si sono ribellati al conclave. Invece dall’altra troviamo, gli Shadowhunters. Soli come mai prima d’ora, ma sostenuti dallo spirito dell’angelo.
Questa battaglia non sarà solo di forza, ma piuttosto sarà una battaglia d’astuzia e d’amore.
I ragazzi sono cresciuti e sembra impossibile che siano passati solo 6 mesi da, Città di Ossa.
Sono tutti più maturi e coscienti della vita, tanto quanto della morte. Molto spesso in questi mesi si sono trovati con “il piede nella fossa” ma la Clare ha sempre trovato il modo giusto (e affatto scontato)per farli resistere. Trasformando la loro vita in qualcosa di unico e inimmaginabile.
I dialoghi e le riflessioni di quest’ultimo libro mi hanno stretto il cuore ed aperto la mente su un mondo che vorrei vivere in prima persona.
Vorrei conoscere per davvero Clary e Jace, vorrei andare all’hotel Dumort con Simon e magari a fare shopping con Isabel e Magnus. Sisi ho bisogno del mio stregone personale per fare shopping! :-D
Insomma, dopo 6 libri di questa serie e 3 della serie “le origini” sono davvero impazzita. :-D