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Streghe, mondi paralleli e stereotipi
Josephine Angelini non figura tra le mie autrici preferite e la lettura di Starcrossed mi aveva lasciato talmente delusa da non proseguire con gli altri due volumi della serie. Ora, questo primo approccio semi-traumatico avrebbe dovuto fermarmi dall'andare a leggere un'altra opera, invece.. Dovete sapere che ho una passione smodata per la figura delle streghe e per tutto ciò che concerne il panorama del paranormale (eccetto zombie e alieni di cui faccio volentieri a meno). Ad ogni modo, quando ho saputo che sarebbe uscito un romanzo sulle streghe di Salem ho provato, allo stesso tempo, curiosità e preoccupazione. Eh si perché, diciamocelo, l'aspettativa è sempre molto alta nel caso di rivisitazioni, spunti o altro, della suddetta tematica; quindi, nonostante la fibrillazione, ho preferito procedere cautamente pagina dopo pagina.
Attraverso il fuoco mi ha piacevolmente stupito, nonostante ci siano stati alcuni punti che ne hanno compromesso i pieni voti. Procediamo con ordine e, senza soffermarmi troppo sulla storia (non intendo rovinare la sorpresa a nessuno), vediamo un po' il cuore del romanzo.
Lily, a seguito di una delusione d'amore, si lascia attrarre dalla proposta rivoltale da Lillian: lasciare tutto alle spalle e farsi trasportare, anima e corpo, in un universo parallelo. Ovviamente scappare sembra essere la soluzione immediata e più semplice per la ragazza che non ha idea di ciò che l'aspetta. L'altra Salem, attingo spudoratamente al modo con cui Neil Gaiman si riferisce al mondo parallelo di Coraline, è ben diversa dalla sua città così come le persone che la abitano e la giovane non tarderà ad accorgersene. Tra una fuga attraverso una foresta presidiata da feroci creature ibride e qualche incantesimo, il lettore segue da vicino l'evoluzione di una storia che ha le carte in regola per tenerlo avvinghiato alla pagina.
Sì, sta per arrivare un ma; sono così prevedibile? Ad ogni modo, nonostante la storia di base sia molto buona (nonostante l'ambientazione fosse un tantino campata in aria, priva di un qualche background fatto come si deve) e in grado di fornire non pochi spunti narrativi, c'è qualcosina che sembra - e questo è un mio parere - non andare esattamente come dovrebbe (ok, non va come voglio io.. l'ho detto). Il problema di fondo sta nella protagonista. Eh si, non è la prima volta che mi trovo a togliere punti ad un romanzo a causa di un suo personaggio e, suppongo, non sarà questa l'ultima. Cosa non mi piace di Lily? Innanzitutto la trovo banale e con nemmeno un filo di carattere; ancora una volta ci troviamo a fare i conti con una protagonista che pensa di essere sempre e comunque al centro di tutto, che s'innamora del classico figo della storia. A tal proposito voglio far notare solamente una delle tante discrepanze sul modo di ragionare della donzella in questione: capisco tutto, e mi ritengo una persona con la mente aperta, ma se sei innamorata non ci metti una manciata di giorni per scordarti una persona e nemmeno se tale ti ha ferito (certo, a meno che non sia passata Hermione a farti un bell'incantesimo Obliviante). Ad ogni modo, arrivo al punto.
"Attraverso il fuoco" non s'è rivelato esattamente all'altezza delle mie aspettative ma non è stato nemmeno un'impresa horror come lo fu, a suo tempo, "Starcrossed". Si legge velocemente ed è abbastanza piacevole se non ci si sofferma troppo sui lati oscuri dell'ambientazione e di alcuni personaggi. Quindi, e questo ripeto è solamente un mio parere, mi sento di dare solo una sufficienza.