Dettagli Recensione
Ottima conclusione
Ultimo capitolo della saga; non potevo non leggerlo dopo aver sopportato –sì, esatto, sopportato perché, eccetto il primo, gli altri mi erano piaciuti sempre meno- la Clare per tutti e cinque i libri di TMI.
Se c’è qualcosa di davvero straordinario in Cassandra, a mio avviso è la fantasia che come sempre non manca, e l’aiuta a creare una ottima trama per questo capitolo conclusivo. Credo comunque che si sia dilungata un po’ troppo –siamo intorno alle 700 pagine!- di fatti a un certo punto non desideravo altro che la resa dei conti che invece, veniva sempre rimandata.
In linea con i due libri precedenti, non troviamo un unico POV ma ce ne sono un infinità, inclusi quelli di personaggi molto marginali. Questa tecnica, per quanto piuttosto gradita –sì, perché arrivati a questo punto ci si è talmente affezionati ad ognuno di loro da volerli sentire il più vicino possibile- ha causato spesso un po’ di confusione e una certa ripetitività: uno stesso avvenimento veniva ripetuto trentamila volte perché doveva essere spiegato ai vari personaggi. Nonostante questo, grande ammirazione per la Clare poiché rispetto al primo libro ha fatto davvero dei passi da gigante per quanto riguarda la scrittura che è finalmente degna della sua fama, con tutte le descrizioni paesaggistiche, le introspezioni ed i dettagli giusti.
La cosa che più mi ha fatto piacere e che mi ha fatto riflettere sull’abilità dell’autrice è stata la crescita dei protagonisti. Leggendo non potevo fare a meno di confrontarli con quelli del primo volume e notavo persone completamente nuove e mature, complete. Jace che finalmente abbandona parte delle sue perenni difese; Clary che non ragiona più come una mondana; Alec che acquista sicurezza; Isabelle che si permette di amare. Anche le love story maturano: il rapporto tra Clary e Jace diventa meravigliosamente maturo con i due che si fidano l’un l’altro senza più dubbi o incertezze; Alec e Magnus si rimettono insieme dopo aver capito la profondità dei loro sentimenti ed aver spianato le divergenze. E’ possibile notare una crescita anche nella loro amicizia: in “Città di Ossa” Jace e gli altri odiavano o ignoravano Simon che qui è finalmente pienamente parte del gruppo e non più l’inutile amico della protagonista; Isabelle e Clary si detestavano a vicenda mentre ora si consolano; Alec non sopportava Clary e adesso la abbraccia.
Oltre ai vecchi personaggi ne troviamo di nuovi che subito conquistano il lettore e che saranno i protagonisti della nuova trilogia ambientata a Los Angeles. Mossa astuta che garantisce alla Clare la continuazione del mondo Shadowhunters.
E, infine, ciò che in ASSOLUTO ho più amato in questo libro: Jem, Tessa e ogni altro tipo di riferimento a TID. Jem è stato il mio personaggio preferito ne “Le Origini” perciò ogni qualvolta compariva mi emozionavo tantissimo, per non parlare dell’epilogo dove ci sono una miriade di stupendi crossover e addirittura compare Tessa che fa la conoscenza dei discendenti delle persone a lei più care: il mio cuore poteva scoppiare da un momento all’altro!Per quanto mi riguarda l’intera storia è stata abbastanza piacevole, ma ciò che l’ha elevata allo stupendo è sono stati proprio gli influssi di TDI!!!