Dettagli Recensione
BIOGRAFIA DI KVOTHE
A Patrick Rothfuss bisogna riconoscere un grande merito: è riuscito, con una trama piuttosto comune, a scrivere un libro davvero profondo e accattivante. Ovviamente all'inizio è stato rifiutato da tantissime case editrici, fortunatamente è stato poi pubblicato a seguito della vittoria del concorso Writers of the Future.
La trama ricorda in parte Harry Potter, in parte la saga del mago di Earthsea. Kvothe è un ragazzo che possiede, come Ged di Ursula K. Le Guin, un talento innato, e (mi permetto di fare una piccola anticipazione) rimane orfano come Harry Potter. La sua storia si verrà a sapere perché un individuo, denominato "Cronista" nel libro, verrà a cercarlo per chiedere di raccontargli le sue leggendarie avventure. Patrick Rothfuss dà vita a un'imponente personaggio, che vive ora tra le pericolose strade di Tarbean cercando di non morire di fame, ora nell'accademia dei maghi, dove eccelle e spadroneggia su tutti quanti. Si inizierà a intravedere una lenta "crescita" del personaggio, che nonostante tutto ciò che passa riesce a mantenere alta la testa. Non demorderà quando dovrà dormire sui tetti, quando rischierà di essere ucciso, quando rischierà di essere espulso. Kvothe è un personaggio molto forte caratterialmente, e forse anche un po' malvagio. Ci regala una storia davvero molto istruttiva, un'esperienza nelle conseguenze dell'arroganza e nelle ostilità degli invidiosi. E, infine, le esperienze con i primi amori, è davvero bellissimo leggere del potente Kvothe che soccombe agli occhi dolci di una ragazza. C'è un equilibrio pazzesco: tensione e emozione si amalgamano tra di loro in maniera superba. E la cosa che mi ha sorpreso di più è che il libro è scritto non bene, ma benissimo! Non so se è merito anche della traduzione, ma Rothfuss è davvero un maestro nel descrivere situazioni e personaggi, la personalità di Kvothe emerge in una maniera impeccabile quando racconta la sua vita al Cronista. Le figure retoriche che usa sono davvero ben studiate, e gli eventi stessi che accadono spesso sono fortemente simbolici, e non mancano comunque mai di coerenza col filo conduttore della trama.
In pochissimi libri fantasy ho riscontrato un livello così alto nella scrittura e nei contenuti, Il nome del vento è una vera e propria dimostrazione di talento e padronanza dello stile. Leggetelo, ci sono pochi fantasy di questo calibro in circolazione!