Dettagli Recensione
Intrigante ed originale ma mal sfruttato.
Susan è una giornalista che a seguito di un errore investigativo si ritrova a scrivere per un giornale di serie C. Ravyin è un affascinante uomo gatto, dannato e con un passato doloroso alle spalle.
Per poter valutare il romanzo è necessario porre in essere una distinzione tra il contenuto e la sua scrittura. Onestamente mi chiedo: ma nell'adattamento italiano qualcuno si è degnato di correggere la stesura del testo o almeno di rileggere ciò che era stato scritto? Non sono una docente e non ho la pretesa di esserlo ma con tutta franchezza il libro pur avendo una buona base, idee interessanti e dimensioni affascinanti, cade in errori grammaticali e ripetizioni grossolane che potevano essere evitate. Non so di chi sia la responsabilità ma questi hanno contribuito a non rendere il romanzo nel merito. Ed è veramente un peccato perché in sé il libro è piacevole, i personaggi si fanno amare e la trama è avvincente!
Dal punto di vista del contenuto l'opera è intrigante, una pagina tira l'altra e il desiderio di scoprire cosa si cela dietro ciò che dovrebbe costituire il "mistero" spinge il lettore ad andare avanti soprassedendo sulla lettura a tratti farraginosa e non chiara. La parte conclusiva del volume non è sviluppata adeguatamente, sul " più bello" e cioè quando l’autrice dovrebbe dare spazio al fulcro della vicenda tira via e in nemmeno 40 pagine il libro giunge al termine. Nel complesso non l'ho trovato malvagio ma vista la base di partenza e l'idea poteva essere fatto di più. Ricordando la saga di Anita Blake di Laurell K. Hamilton, non mancherà di attrarre gli appassionati del genere.